soliti veleni

Musk premia Meloni, Santoro la spara grossa da Floris: "Come Taricone"

Giorgia Meloni, alla Ziegler Ballroom di New York, ha ricevuto il Global Citizen Award dell'Atlantic Council dalle mani dell'ad di Tesla e SpaceX, Elon Musk, che nel discorso introduttivo l'ha presentata come "una persona che ammiro", "onesta e verace". La stima reciproca che la premier italiana e l'imprenditore hanno espresso e il premio consegnato, però, non sono stati ben digeriti dalla sinistra, che ha iniziato a tirare su un castello di false ricostruzioni. Tra questi anche Michele Santoro, che, ospite a Dimartedì, ha tolto ogni freno e paragonato la leader di Fratelli d'Italia a Pietro Taricone, storico concorrente della prima edizione del Grande Fratello. 

 

 

"Se ci trovassimo in un reality, come sembrerebbe essere diventata la politica italiana - ha esordito il fondatore del movimento Pace Terra Dignità -, sicuramente la Meloni è l'erede di Pietro Taricone". Il motivo? Stando alle parole dell'ospite di Giovanni Floris, a fare la differenza sarebbe il carattere della presidente del Consiglio e non l'operato, che invece è riconosciuto a livello internazionale. È "la più simpatica, la più popolare, la più determinata, se vogliamo quella con un carattere più empatizzante con lo spettatore", ha detto. 

 

 

"Ma qui siamo in giorni in cui il segretario generale dell'Onu Guterres - ha continuato il giornalista - usa un'espressione che io più volte ho usato qui, siamo sull'orlo del baratro. Il mondo non è mai stato più vicino di oggi a una nuova guerra mondiale, una guerra nucleare". Poi di nuovo all'attacco della premier: "Io da un presidente del Consiglio allora mi aspetterei qualcosa di diverso. Che andasse in istituzioni così importante a dire quello che si deve fare, a fare un appello al mondo per la pace, non a difendere gli interessi della parrocchietta, che lei non è abbastanza considerata... Ecco perché nessuno se l'è filata".