Elon Musk, Travaglio spiazza Gruber: "Se fosse democratico nessuno lo toccherebbe"
Sta montando una polemica, cavalcata dalle opposizioni, sul fatto che a consegnare a Giorgia Meloni il "Global Citizen Award 2024" dell'Atlantic Council "per il suo ruolo pionieristico di prima donna capo di governo in Italia, il suo forte sostegno all'Unione Europea e all'alleanza transatlantica nonché per la sua presidenza del G7 nel 2024" sia stato Elon Musk. L'immagine, per esempio, è stata definita da Alessandra Maiorino "agghiacciante". La leader di FdI, nelle parole pesanti della senatrice del M5S, è stata descritta come "una vassalla che va a farsi investire, al metodo medievale, dal signorotto che le appoggia la spada sulla spalla". Polemica sterile, questa, di cui si è discusso anche a Otto e mezzo, il talk-show di politica e di attualità di La7. Lilli Gruber è entrata nel dibattito a gamba tesa.
"Camaleontismo? Successo": Meloni, Bocchino rovina i piani a Gruber
"Meloni ha parlato di nazionalismo, di patriottismo. Ieri sera è stata poi celebrata da Elon Musk con battute e complimenti reciproci. Possiamo dire che il presidente del Consiglio passi con una certa disinvoltura dalle carezze di Biden alle complicità con un uomo molto discusso, controverso , super trumpiano, amico di Orban e Vox? Aiuta e servire essere in politica un camaleonte?": con questi due interrogativi al veleno Gruber ha chiesto a Marco Travaglio un intervento sul tema. Il direttore del Fatto Quotidiano, di solito pronto a sostenerla, ha ribaltato i piani della sua interlocutrice.
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"Io trovo più strano il rapporto privilegiato con Ursula von der Leyen o con Joe Biden. Meloni è una politica di destra e quindi si trova bene con quelli di destra", ha risposto Travaglio in prima battuta. Poi, incalzato da Gruber, ha continuato: "In America c'è una destra e un centrosinistra, rappresentati da Trump e da Harris, e Meloni hanno più simpatia per Trump. Poi è ovvio che un Paese pulce come l'Italia cerchi il sostegno del presidente Usa”. E tornando alle affermazioni della conduttrice, ha aggiunto: "Io non trovo niente di strano che Meloni si accompagna a Musk. Non è mica un criminale internazionale. È un grande imprenditore e lo trovo pericoloso come tutti i padroni dei social media. Anzi, credo che Zuckerberg sia più pericoloso di lui, che ha confessato di aver censurato notizie sgradite a Biden". Quindi l'affondo finale del direttore del Fatto: "Se Musk si fosse schierato con Harris, se fosse democratico, nessuno lo toccherebbe" .