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Tagadà, Cerno incastra Bonelli e Fratoianni: "Dovrebbero avere la statua di Musk"

Tutti parlano del rapporto di stima tra Giorgia Meloni e Elon Musk. Il magnate sudafricano ha appena consegnato a Meloni il Global Citizen Award e a sinistra in molti storcono il naso. Se ne parla anche durante la puntata di Tagadà del 24 settembre. In collegamento c'è il direttore de Il Tempo, Tommaso Cerno, che sottolinea come non ci sia nulla di strano: i personaggi come Musk hanno sempre più rapporti internazionali. E non risparmia una stoccata a Bonelli e Fratoianni.     

 

 

 

"La politica oggi non ha confini nazionali - dichiara Cerno - Elon Musk è un personaggio che è nella quotidianità di miliardi di persone e interviene anche nelle cose più minime del nostro Paese. Fino all'eccesso. Oltre a essere l'uomo più ricco del mondo, è stato quello che ha scommesso per primo sull'auto elettrica quindi a casa di Bonelli e Fratoianni dovrebbe esserci la sua statua. Da quando in America ha detto che non vota per i democratici, è diventato un personaggio che non piace perché non è più controllabile. Quando Bill Gates ha premiato Von der Leyen, però, è stata una cosa normale. Se Musk premia la Meloni non va bene. Come se la Meloni potesse anche solo lontanamente immaginare di non sostenere i repubblicani alle elezioni americane. La notizia sarebbe se Meloni tifasse per Kamala Harris. Solo in Italia possiamo immaginare che il più grande miliardario del mondo, visionario e amato da tutti, siccome si schiera con i repubblicani non può più dare un premio. E' puro provincialismo".