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Chiara Petrolini, l'interrogativo di Paolo Crepet: "Il fidanzato? In due anni di cosa hanno parlato?"

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Il caso dei neonati sepolti a Traversetolo, a Parma, interroga l'opinione pubblica, a partire dalle dinamiche familiari che coinvolgono genitori e figli. La storia di Chiara Petrolini per Paolo Crepet è caratterizzata da "una assoluta, totale indifferenza". Il famoso psichiatra, intervenuto a L'aria che tira su La7 lunedì 23 settembre, commenta amaramente che "noi siamo in una società di indifferenti, di persone che vivono in una monade. Siamo tutti collegati ma siamo tutti soli", è il contesto paradossale in cui è maturata la tragedia di Parma. 

 

Ma è possibile nascondere due gravidanze ai propri genitori, alla comunità, perfino al proprio ragazzo? "La domanda è: ma in due anni e mezzo di frequentazione o di fidanzamento di cosa avete parlato?", è la domanda di Crepet rivolta idealmente a Chiara e al suo ragazzo. "Quali sono stati gli argomenti delle vostre cene, delle vostre domeniche, delle vostre passeggiate?". Il "nulla", continua lo psichiatra che commenta: "Le emozioni sono finite male... Io da ragazzo se fossi stato zitto mezza cena a casa, i miei genitori mi avrebbero detto: cosa hai? Non era possibile finire la cena senza quella domanda, che era ovviamente detestata da me perché l'adolescente ha i suoi problemi e i suoi misteri. Però è anche parte dell'educazione della civiltà - conclude Crepet - quello di occuparsi dell'altro, dire come stai? Come va col tuo ragazzo? Sei felice con lui?". 

 

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