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Chiara Petrolini, Bruzzone: "Famiglia non attenta, tutto sotto i loro occhi"

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La vicenda di Chiara Petrolini, la 21enne di Traversetolo (Parma) madre dei due neonati trovati sepolti nel giardino della villetta in cui abita con i genitori, è ancora tutta da chiarire. La ragazza, accusata di omicidio premeditato e soppressione di cadavere, dovrà spiegare quanto accaduto durante l'interrogatorio di garanzia fissato per giovedì 26 settembre. A partire dalle due gravidanze che, a quanto pare, sono state nascoste a tutti. Genitori e fidanzato inclusi. E proprio del presunto mancato coinvolgimento della famiglia si è discusso a Zona bianca, il talk-show condotto da Giuseppe Brindisi. Roberta Bruzzone, che in questi giorni è intervenuta spesso sul caso, ha espresso la sua opinione al riguardo. 

 

 

Quando il giornalista ha chiesto alla criminologa di spiegare il perché, il motivo di azioni tanto agghiaccianti, lei è andata dritta al punto: qualcosa "le ha impedito di comunicare all'esterno un evento, una condizione che riteneva inaccettabile e inaffrontabile", ha detto. L'ipotesi di una "patologia psichiatrica", secondo la criminologa forense, è da escludere. "Fa bene la Procura a esplorare la personalità della ragazza", ha però specificato. Poi, tornando ai fatti e alle possibili cause, Bruzzone ha affermato che vanno cercate "all'interno del suo modo di intendere se stessa, nel rapporto con la famiglia che non è stata così contenitiva e attenta e che oggi si trova a fare i conti con una situazione nata, cresciuta e svolta sotto i loro occhi". 

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