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Boccia, "foto manipolate e presenza simulata": la strategia per fare pressione

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Violenza o minacce a corpo politico e lesioni personali: sono questi i reati ipotizzati al momento a carico di Maria Rosaria Boccia, la "lady golpe" che ha portato Gennaro Sangiuliano a dimettersi. La procura di Roma ha aperto un'indagine dopo la denuncia presentata dall’ex ministro della Cultura e i carabinieri del nucleo investigativo hanno perquisito l’abitazione dell'influencer a Pompei, sequestrando materiale informatico, tra cui il telefonino e i famosi "occhiali spia". Fatto, questo, che non ha però intimorito l'imprenditrice, che sui social network ha presto fatto sapere di essere riuscita a procurarsi nuovi dispositivi e di essere tornata "operativa". Emergono intanto nuovi dettagli sulle indagini. Stando a quanto scrive Il Messaggero, secondo gli inquirenti Boccia avrebbe manipolato le foto che la ritraevano all’interno del Ministero della cultura per far credere che frequentasse spesso quel palazzo. 

 

 

Ma non solo. L'influencer, che con rivelazioni a puntate (e senza prove) ha fatto scoppiare il caso su cui si dibatte da settimane, "pubblicava abitualmente, senza il consenso di Sangiuliano, foto private" con lui e "simulava la sua presenza in luoghi frequentati privatamente" dall’allora ministro, scrive il quotidiano. Ricostruzione non lontana da quanto potrebbe essere realmente accaduto, considerando anche che ieri La Stampa ha riportato una frase che "lady golpe" avrebbe rivolto a Federica Corsini, moglie di Sangiuliano, per fare pressione e tentare di ottenere una nomina al Mic. "Volevo solo informarla che suo marito la tradisce: io sono la sua amante", avrebbe scandito la mancata consulente alla cornetta. 

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