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Emilia Romagna, diga di tronchi. Capezzone: "Schlein con un pedigree così fa la morale?
Hanno destato stupore e fatto discutere le immagini di rami e tronchi d’albero che galleggiavano e ostruivano il ponte ferroviario a Boncellino, località del Comune di Bagnacavallo (Ra), sul fiume Lamone, dopo il maltempo causato dal ciclone Boris degli ultimi giorni. "Mettiamoci il dissesto idorgeologico, mettiamoci il climate change e mettiamoci che abbiamo bisogno di infrastrutture, ma io impazzisco e manderò all'infinito queste immagini. A Boncellino il tappo di tronchi di legno lasciati lì mentre si disboscavano gli argini. È un atto di sciatteria, un'enorme responsabilità che non ha a che fare con i miliardi che vengono chiesti per i nostri territori", ha commentato la conduttrice del Tg4 Stefania Cavallaro. Da lì lo scambio di battute si è allargato all'ultima alluvione in Emilia Romagna, che ha fatto venire a galla anche le mancanze e le carenze dei governi regionali degli ultimi anni. Daniele Capezzone, ospite in collegamento, ha analizzato la questione nel dettaglio.
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Dopo aver dichiarato di essere d'accordo con Cavallaro, il direttore editoriale di Libero ha detto: "L'evocazione che fanno a sinistra, a volte anche a sproposito, a cosa serve? A nascondere il non fatto ordinario. Le cose che hai detto tu, si potevano e si dovevano fare. E non si sono fatte. Allora si dice che la natura si ribella". La realtà, ha continuato Capezzone, è che le alluvioni in Emilia Romagna "ci sono sempre state, anche quando non si parlava di cambiamento climatico". Il giornalista ha allora elencato i motivi per cui "la sinistra non convince". "Perché, che ci sono le regioni, in Emilia Romagna e in Toscana hanno sempre governato loro; per le attività ordinarie di manutenzione che non hanno fatto e perché le vasche di laminazione non le hanno fatte per ostilità ideologica", ha scandito. Quindi l'affondo a Elly Schlein, ex assessore al clima della regione: "Con un pedigree così si mettono a fare la morale agli altri?".