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Maltempo, il geologo chiede la rivoluzione: “Abitazioni da delocalizzare, serve coraggio”

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Il maltempo ha iniziato a tartassare l’Italia fin da settembre e in alcune zone i danni sono già ben evidenti. Il geologo Paride Antolini, presidente dell’Ordine dei Geologi dell’Emilia-Romagna, oggi si è recato sui luoghi colpiti dall’alluvione e ha chiesto un cambiamento radicale per prevenire altri disastri del genere: “Si devono fare scelte difficili e coraggiose. Dare spazio ai fiumi significa, in alcuni casi, delocalizzare le abitazioni. Ci troviamo dinanzi a scelte difficili che riguarderanno anche i prossimi anni. Il cittadino deve essere consapevole che in tempi brevi si riuscirà a fare poco e anche il privato deve fare la sua parte”.

 

 

“In Pianura, nella nostra Pianura Padana, dal dopoguerra ad oggi lo sviluppo dell’agricoltura ha portato alla chiusura dei fossi e in un determinato territorio, la chiusura dei fossi equivale alla chiusura di una grande cassa di espansione - spiega Antolini -. La capacità che hanno tutti i fossi, tutte le scoline di accumulare acqua è pari a quella di una cassa di espansione. Ricominciamo a fare i fossi e non solo a bordo strada ma anche negli appezzamenti agricoli. Non dobbiamo alzare gli argini, anzi dobbiamo tendere ad abbassarli e per abbassarli dobbiamo dare più spazio all’acqua, spostando gli argini. Questa sarebbe la tendenza ideale. Ricordo che anche i fiumi non sono nemici ma sono amici dell’uomo. C’è bisogno - chiosa l’esperto - di interventi coraggiosi che si protrarranno negli anni e devono riguardare tutta un’asta valdiva che va dalla foce alla sorgente”.

 

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