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Dritto e rovescio, ciclone Cruciani sull'attivista per i migranti: "Comizio anti Salvini"

Gabriele Imperiale
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"Un comizio contro Salvini”: alta tensione tra Giuseppe Cruciani e Diawara Soumaila. Il giornalista de La Zanzara e il giovane attivista di origini maliane si sono ritrovati nel salotto televisivo di Paolo Del Debbio su Rete 4 e sul tema immigrazione clandestina si sono lasciati andare ad una conversazione tutt’altro che pacifica. A provocare l’ira di Cruciani, l’intervento dello scrittore che chiedeva conto agli ospiti in studio dell’attività del ministro dell’infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, proprio riguardo il fenomeno dell’immigrazione clandestina. “Io non rispondo su quello che ha fatto Salvini in 30 anni” esordisce Cruciani, ma Soumaila commenta “Perché non ha fatto nulla”. 

Il conduttore di Radio24 risponde subito a tono: “Secondo lei non ha fatto nulla”; l’attivista riprende la parola “Non ha fatto nulla, è evidente. Ha creato soltanto danni”. Con calma serafica, Cruciani rimprovera Soumaila e chiude momentaneamente la tenzone: “Abbia pazienza, si calmi. Mi sembra che lei faccia parte delle brigate anti-Salvini. Sta facendo un comizio contro Salvini. Chi preferisce Salvini lo vota, chi non lo preferisce non lo vota. È la democrazia”. 

 

Qualche servizio dopo, è Cruciani stavolta a prendere la parola e a rivolgersi direttamente a Soumaila: “Un'ultima cosa. Mi rivolgo al signore ma anche agli altri. Quelli che sono qui e vivono, come immagino lei viva legalmente, lavorando – dice il conduttore – dovrebbero di fronte a un'evidenza assoluta che anche loro sanno, cioè il fatto che oggettivamente alcuni tipi di reati, non tutti certamente, ma i reati quelli che riguardano la persona, la gente comune, sono aumentati per la presenza di extracomunitari irregolari. Lei dovrebbe essere il primo a inca**arsi per questo contro gli irregolari e a non volere nessun clandestino in Italia”. 

 

La replica di Soumaila almeno per Cruciani però è sterile: “Io penso che sia troppo facile parlare di immigrazione così”; “Ah va beh, adesso la filosofia” risponde il giornalista. L’attivista continua: “Io ho capito che in Europa in generale si parla sempre dell'immigrazione, ma nessuno va a capire quali siano le cause per trovare una soluzione”.  Prende parte alla conversazione anche il deputato della Lega, Alessandro Morelli: “Ma lei accetta l'immigrazione clandestina sì o no?”. “Nel momento in cui io non ho la possibilità di garantire, soprattutto nel mio paese il Mali – prova a spiegarsi Soumaila – di evitare che le persone rischino la vita nel mare Mediterraneo, io non lo posso impedire”. Morelli lo incalza, mentre Cruciani inquadrato rimane impietrito: “Quindi lei dice ‘venite’?”. L’attivista tenta di spiegarsi ma il tempo è tiranno. Del Debbio stoppa la conversazione e lancia la pubblicità.

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