commento al veleno
Ferragni nel mirino di Lucarelli: "Dalla borsa in coccodrillo allo shampoo vegano"
Chiara Ferragni è ripartita da Goa Organics, brand spagnolo di prodotti per capelli vegani. Lo ha annunciato lei stessa, prima in un incontro con la stampa a Madrid e poi via social: "Credo che tutti sappiano che questi nove mesi non sono stati i più facili della mia vita. Sono in un nuovo capitolo della mia vita, mi sto ricostruendo come persona. Penso di essere diversa e di essere cambiata in molti modi: se prima ero già molto attenta nella scelta dei brand con cui avrei lavorato, ora lo sono ancora di più". Con alle spalle la fine del matrimonio con Fedez e il caso Balocco, l'imprenditrice digitale si è detta pronta a nuove sfide. Selvaggia Lucarelli, che al pandoro-gate ha dedicato un libro-inchiesta, non si è tirata indietro dal sottolineare le incongruenze tra la nuova scelta e un passato di sponsorizzazioni legate a un modo ben lontano da quello sposato ora.
"Dalla Birkin (borsa realizzata dagli artigiani di Hermès che prende il nome dall'attrice Jane Birkin, ndr) in coccodrillo allo shampoo vegano": questo il titolo che la giornalista ha scelto per il suo ultimo intervento pubblicato nella sua newsletter. "Dopo il Pandoro Gate e anni tra pellicce, jet privati, aperitivi su ghiacciai in elicottero, spot per McDonald's e Aia, Ferragni torna con un improbabile adv vegano (per un marchio molto misterioso)", ha scritto nella sua analisi. Il fatto che l'influencer sia tornata a essere ambassador di un'azienda, ha continuato, "potrebbe essere una buona notizia per lei, che in Italia è considerata una testimonial pericolosa da un punto di vista reputazionale". A destare i sospetti della firma del Fatto Quotidiano è soprattutto il brand con cui ha scelto di collaborare. "È come se io distribuissi l'ulivo della pace in Chiesa", ha ironizzato.