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Otto e mezzo, "più un comizio che una requisitoria": Open Arms, Bolloli è sicura

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Anche a Otto e mezzo, il programma di politica e di attualità condotto da Lilli Gruber, si è discusso del processo Open Arms. Oggi, dopo che la Procura di Palermo ha chiesto una condanna a sei anni di carcere per Matteo Salvini, il consiglio federale della Lega è stato convocato. "Ringrazio il governo e i partiti di maggioranza per la solidarietà. È un processo politico e un tentativo della sinistra di attaccare il governo e il diritto alla difesa dei confini nazionali", ha dichiarato il numero uno del Carroccio. Da qui è partita l'ultima puntata del talk-show che va in onda su La7. Ospite in collegamento, Brunella Bolloli ha risposto alla richiesta di Gruber e ha analizzato l'azione delle toghe rosse, che ora processano il loro ex governo. "Non mi pare che quello del governo sia un continuo attacco alla magistratura. C'è però un fatto eclatante. Si tratta di un processo politico", ha affermato la giornalista di Libero. 

 

 

Tale si può definire, ha continuato Bolloli, se si considera "la requisitoria del pm, lunga sette ore e che è sembrata più un comizio che una requisitoria". "Salvini ha fatto quello che faceva da ministro dell'Interno seguendo i decreti sicurezza", ha voluto ricordare la firma di Libero. "Adesso siamo a una richiesta di sei anni. Che cosa deve fare il centrodestra? Ringraziare perché è stata chiesta una condanna di sei anni al vicepremier? Sicuramente no. Non vedo un attacco alla magistratura ma il contrario: una magistratura che ha preso di mira un bersaglio. Anche i magistrati dovrebbero, a volte, stare attenti ai loro comportamenti. Questo è un processo politico", ha concluso l'ospite di Gruber. 

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