David Riondino vittima di truffa, l'avvocato: vi svelo tutti "i campanelli d'allarme"
Tutto ha avuto inizio con un messaggio. La truffa di cui è rimasto vittima David Riondino è cominciata con un testo con cui all'artista è stato comunicato l'acquisto di uno smartphone da parte di una piattaforma di pagamento. "Mi hanno detto che dovevo chiamare un numero per bloccare il pagamento, l'ho chiamato e mi hanno detto che ero sotto attacco", ha raccontato il cantautore, a cui sono stati sottratti 11.422 euro, attraverso 23 bonifici da 495 euro più commissioni. In collegamento con lo studio di Zona bianca, Riondino ha ripercorso quanto gli è accaduto: "La mail non è arrivata da uno sconosciuto, ma da Nexi. Un istituto che garantisce il funzionamento del bancomat. Mi hanno detto che avevano bloccato un pagamento effettuato per l'acquisto di un telefono e hanno aggiunto 'Se sei tu e non l'hai fatta, chiamaci'. Mi hanno detto che c'erano degli attacchi e che, per annullare questi bonifici che stavano partendo, ne dovevo fare altrettanti a due nomi in particolare".
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A quel punto il conduttore Giuseppe Brindisi ha ospitato anche l'avvocato Angelo Greco e gli ha chiesto di elencare i possibili segnali di truffa. "La prima cosa che dobbiamo tenere in considerazione sono le armi e ve le rivelo, perché sono comuni", ha detto per iniziare. In primo luogo, chi vuole far cadere in trappola la "vittima", "chiama nei giorni di festa o il sabato pomeriggio o la domenica, in quei giorni in cui non potete contattare il vostro addetto di fiducia in banca. Il fatto che vi contatti in quei giorni l'ufficio antifrode in quei giorni è un allarme". Il secondo elemento da tenere in considerazione è quello della "voce seccata, di una persona che sta chiamando per fare un piacere", ha continuato. Il terzo punto, poi, è che "utilizzano una finta registrazione vocale. Ti fanno credere che stai parlando con un soggetto qualificato", ha concluso Greco.