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Russia, la giornalista Rai Battistini inserita nella lista dei ricercati

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La Russia all’attacco della stampa occidentale. Stefania Battistini, la giornalista della Rai che per prima ha documentato l'offensiva ucraina nella regione russa di Kursk, è ricercata ufficialmente da Mosca. La giornalista è stata inserita in un elenco che comprende anche altri giornalisti di altre testate ed è ricercata per aver illegalmente attraversato il confine tra Ucraina e Russia: nello specifico si tratta di Nick Walsh della Cnn, Nicholas Simon Connolly della Deutsche Welle, Natalya Nagornaya, corrispondente dell’emittente tv ucraina 1+1, ed altre due giornaliste ucraine, Diana Butsko e Olesya Borovik.

 

 

Lo scorso 17 agosto l’Fsb aveva reso noto di aver aperto un procedimento penale contro Battistini e l’operatore Simone Traini del Tg1 con l’accusa di «aver attraversato illegalmente il confine» con la Russia ed effettuato riprese video a Sudzha, nella regione russa di Kursk, teatro a inizio agosto di un’incursione delle forze ucraine. Il 16 agosto l’ambasciatrice italiana in Russia, Cecilia Piccioni, era stata convocata presso il ministero degli Esteri russo e le era stata notificata la protesta ufficiale di Mosca per l’ingresso «illegale» dei giornalisti della Rai nella regione di Kursk. Il giorno successivo l’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, dopo le minacce di ritorsioni e di azioni penali contro i due giornalisti, aveva richiamato Battistini e Traini temporaneamente in Italia per garantire la loro sicurezza. Il codice penale russo prevede la reclusione fino a cinque anni per il reato di «attraversamento illegale del confine di Stato della Federazione russa».

 

 

Su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha reagito alla notizia su Battistini: «Ho fatto convocare alla Farnesina l’ambasciatore della Federazione russa in Italia per manifestare la nostra sorpresa a causa della singolare decisione di Mosca di inserire la giornalista Battistini nella lista dei ricercati diramata dal ministero dell’Interno russo».

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