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Pomeriggio Cinque, “dimenticato il diritto alla difesa”. Cerno e l'analisi del caso Morgan

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Negli scorsi giorni Morgan è tornato a farsi sentire sui social dopo la bufera che lo ha travolto per le accuse di stalking mosse dalla sua ex fidanzata Angelica Schiatti. “Ma mi volete spiegare perché se qualunque cantante entra ed esce dalla galera fa figo e lavora e fa dischi e se io vengo semplicemente accusato da una fuori di testa che cerca visibilità io addirittura non posso più lavorare? Questa cosa, ragazzi, non va bene, non è democratica, e non importa se io vi sto simpatico o no, andate oltre, non può essere fatto a nessuno, a nessun cittadino”, lo sfogo del cantante.

 

 

L’argomento viene affrontato durante la puntata del 12 settembre di Pomeriggio Cinque, talk show di Canale5 che vede Myrta Merlino alla conduzione. La giornalista napoletana interpella Tommaso Cerno, direttore de Il Tempo, sulla questione: "L'Italia è un Paese dove ogni anno ci sono quasi mille accuse completamente infondate, che portano persone a perdere tutto nella vita prima che cominci il processo. E’ un Paese che ha dimenticato il processo e il diritto alla difesa, che applica modelli standard a fatti apparentemente simili, creando vittimi e carnefici al di fuori delle aule dei tribunali. In una dimensione artistica dove questo diventa ancora più grande, perché se tu sei famoso puoi difenderti e parlare in televisione, ma perdi contratti, come è capitato a lui, perdi ascolto, credibilità, perdi lavoro, vieni isolato. Non essendoci le dimissioni, come negli incarichi pubblichi, e in questi giorni si parla molto della parola dimissioni, c’è l’oblio”.

 

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