Boccia, la diffida di un assessore: "Atti persecutori, mi ha detto di essere incinta"
Nuovi dettagli emergono su Maria Rosaria Boccia, la "lady golpe" che ha catalizzato l'attenzione dei giornalisti per il caso Sangiuliano e poi è scappata dalle domande degli stessi a È sempre Cartabianca. L'imprenditrice campana, per una storia che risale al 2018, ha ricevuto una diffida per atti persecutori da un assessore di un paese della costiera amalfitana. Al politico la mancata consulente dell'ex ministro della Cultura avrebbe detto "di essere incinta". Poi, in un secondo momento, gli avrebbe inviato un test di gravidanza per rassicurarlo: "Tutto bene. Negativo". Gli atti persecutori e denigratori sarebbero però ripresi "in maniera sistematica e perdurante". Lo riporta il quotidiano La Verità.
L'articolo, che fa luce appunto sulla diffida legale partita dall'avvocato dell'assessore in questione, racconta la versione del presunto stalkerizzato. "La seppur breve 'relazione' affettiva è stata interrotta per volontà unilaterale del mio assistito alla fine del mese di luglio scorso. Una fine che Ella mai ha accettato, atteso che a decorrere dal 13 agosto, giorno in cui comunicava telefonicamente al mio assistito di essere ‘'incinta'. Iniziava un incubo che di fatto lo ha indotto a modificare radicalmente le proprie abitudini di vita, determinando un perdurante e grande stato di ansia o di paura", ha dichiarato il difensore. Il politico, stando a quanto si legge, ha chiesto a Boccia una prova della gravidanza: "Il mio assistito, coerentemente ai suoi valori culturali, nonostante ribadisse di non voler essere in alcun modo più impegnato in relazione sentimentale, Le faceva presente che si sarebbe comunque assunto le responsabilità del caso".
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L'influencer, a quel punto, gli avrebbe risposto così: "Mi hai lasciata incinta per arrivare ai miei soldi e al mio ceto sociale, la tua casa è schifosa, posso comprarne dieci cosi, al tuo paese ti schifano tutti". Un'altra accusa dell'assessore è legata a una citofonata a casa sua. L'influencer sarebbe infatti stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza mentre citofonava "insistentemente circa sette/otto volte". Poi, non ricevendo risposta, la donna avrebbe "bussato alla porta di casa". Le conseguenze? "Un episodio di tachicardia e paura, essendo stato svegliato senza alcun motivo in piena notte", ha spiegato l'avvocato del politico. Quindi è arrivata la diffida.