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Boccia, la grande sòla: l'ultimo show di Lady golpe, fugge da Berlinguer

Marco Zonetti
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Tanto per nulla. L’annunciatissima intervista di Maria Rosaria Boccia a È sempre Cartabianca è stata cancellata all’ultimo momento. La baldanzosa imprenditrice campana, partita lancia in resta per raccontare la sua verità, quella a suo dire non ancora emersa e non raccontata dall’ex ministro della Cultura, ci ha ripensato e nel camerino del talk di Bianca Berlinguer, pochi minuti prima dell’inizio, ha annullato l’ospitata e si è rifiutata di comparire in studio. Ma per quale motivo questo cambio di programma? La versione ufficiale della conduttrice è che, a detta di Boccia, «sono emersi nuovi elementi su cui i giornalisti presenti non erano sufficientemente informati, quindi si ripromette di tornare fra una settimana». A detta di Berlinguer, a Boccia era stata proposta un’intervista con la sola Bianca Berlinguer, un po’ com’era avvenuto a In Onda con i soli conduttori Marianna Aprile e Luca Telese. E scoprendo che, giustamente e in maniera deontologicamente impeccabile da parte di Mediaset, in studio vi sarebbero stati a commentare in seguito i direttori di quotidiani e firme quali Francesco Borgonovo, Stefano Cappellini, Annalisa Chirico, Concita De Gregorio e Alessandro Sallusti, la nostra aveva insistito per essere intervistata anche da loro. Poi il ripensamento in extremis.

 

 

Senz’altro la scelta di cancellare l’ospitata per evitare il contraddittorio dei giornalisti, non giovano alla causa della barricadera Maria Rosaria, che finora non aveva ceduto di un millimetro nella sua crociata per la «verità». Ieri mattina, addirittura, preparava l’epifania televisiva rivendicando in un post il «diritto tutelare la verità della mia dignità e onorabilità, macchiate dalle offese del ministro della Cultura». E ancora: «Nonostante ciò, non ho ancora ricevuto scuse ufficiali; anzi, sono stata più volte minacciata di denuncia. Intendo provare che il ruolo di consigliera del ministro, che ho svolto, mi è stato tolto ingiustamente, stracciando il decreto ministeriale di nomina per capriccio di donna (la moglie di Sangiuliano, ndr)». Concludendo: «Se il capriccio comanda l’azione di governo, allora siamo già al passaggio verso una nuova forma di governo: la dittatura».

 

 

L’annuncio della sua ospitata a È sempre Cartabianca era altresì accompagnato da voci di una certa irritazione della premier Giorgia Meloni per la decisione, una sorta di «atto ostile», da parte della berlusconiana Mediaset d’invitare la «socialite» campana. C’è di più. Nella giornata di ieri, Boccia si era anche vista piombare in testa l’interdizione dell’accesso alle sedi della Camera dei deputati, «alla luce della violazione della regola che vieta l’effettuazione e la diffusione di video e foto senza autorizzazione», per via di quelle riprese realizzate nei corridoi e nelle stanze di Montecitorio con gli occhiali con telecamera integrata, da lei pubblicate sui social fin dallo scorso anno. Il Comitato Sicurezza della Camera ha rilevato una ventina d’ingressi di Boccia a Montecitorio e le ha irrogato la sanzione anche «sulla scorta di precedenti analoghi». Vedi il blitz dello scorso 24 maggio di Stefano Apuzzo, ex deputato dei Verdi, che ha scavalcato il davanzale di una finestra della Sala Aldo Moro della Camera, raggiungendo il balcone della Sala della Lupa, per poi appendervi due bandiere della Palestina. Come per Apuzzo, insomma, il Daspo è scattato anche per Boccia per le sue riprese con gli occhiali-smart alla 007. La corazzata Maria Rosaria, che ieri mattina, si autodefiniva “invictus” inizia a dare segni di cedimento.

 

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