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Quarta Repubblica, l'analisi dell'esperto sull'intervista di Boccia: “Conosce le tecniche…”

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Le tecniche di comunicazione di Maria Rosaria Boccia vengono analizzate da Patrick Facciolo nel corso della puntata del 9 settembre di Quarta Repubblica, il talk show del lunedì di Rete4 con Nicola Porro alla conduzione. L’esperto si focalizza in particolare su un’intervista dell’imprenditrice, il cui caso ha portato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano alle dimissioni: “La vera domanda è se la Boccia sta facendo tutto da solo o se qualcuno cura la sua comunicazione. Il linguaggio del corpo di Boccia, nelle interviste in cui l’abbiamo vista, è molto controllato, non si contatta mani, naso, collo, non ci sono gesti di automanipolazione significativi. Allora delle due l’una. O il livello di attivazione emotiva che le producono queste interviste è basso, oppure è tenuto sotto controllo molto bene”.

 

 

“Boccia - prosegue Facciolo - risponde più volte in maniera istantanea alle domande del giornalista de La Stampa, in altre interviste lo fa addirittura in anticipo senza che la domanda sia terminata. E lo fa in maniera sintetica e definita, elemento che fa sembrare provate e riprovate le risposte. Inoltre Boccia ricerca più volte intenzionalmente la telecamera, alternando lo sguardo di 3/4 verso il giornalisti, con quello diretto verso il pubblico a casa”.

 

 

L’analisi prosegue sul momento in cui viene chiesto a Boccia se Sangiuliano è sotto ricatto: “Qui abbiamo una microespressione facciale, che in termini di psicologia del linguaggio non verbale può dirci moltissimo. Abbiamo infatti le action unit 1-2-5 del sistema Facs, cioè il sollevamento della parte interna ed esterna delle sopracciglia e dello spalancamento degli occhi. Microespressioni correlate all’emozione di sorpresa oppure all’emozione di paura. Boccia - conclude Facciolo - in questa intervista dimostra di conoscere numerose tecniche di media training alla telecamera, tuttavia molto probabilmente non si aspettava la domanda sul ministro sotto ricatto. Oppure semplicemente il sentirla pronunciare l’ha spaventata. Se fosse così, qual è la causa di questa reazione così improvvisa?”.

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