Sangiuliano-Boccia, Senaldi non ha dubbi: "È sotto gli occhi di tutti"
L'opposizione cavalca il caso della consulenza, poi saltata, di Maria Rosaria Boccia per il ministero della Cultura con titolare del dicastero, Gennaro Sangiuliano, che spiega che "neanche un euro" di soldi pubblici è stato speso per la 40enne di Pompei. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha fatto un "invito alla cautela quando si occupano posti di grande responsabilità" e ha richiamato a un uso corretto dei social. "ma non è affatto una critica" a Sangiuliano.
La frase rimbalza nella puntata di mercoledì 4 settembre de L'aria che tira, il programma di La7, e il condirettore di Libero, Pietro Senaldi, viene chiamato a commentarla. Premesso che Nordio non sembra parlare a nome del governo, il giornalista sottolinea come "il problema non sono i social del ministro Sangiuliano ma quelli della Boccia" e il ministro "non può impedirle di avere dei social".
Sangiuliano resiste. La notte social di Boccia: posta mail, audio e biglietti
Boccia infatti da giorni sta pubblicando mail, documenti, biglietti, stralci di telefonate che a suo dire documentano la sua attività al ministero. Detto questo, Senaldi commenta: "Credo che la situazione sia sotto gli occhi di tutti, lui si è fatto accompagnare in queste missioni da questa persona con l'intenzione di dargli un contratto. Poi quando probabilmente ha capito di che persona si trattava, perché è vero che il ministro Sangiuliano non fa una gran figura ma anche la dottoressa Boccia non mi sembra un personaggio esemplare, ha provato a prendere le distanze e non gli ha dato il contratto che pensava di dare". Poi c'è stata "questa vendetta della Boccia che francamente non riesco a capire dove vuoi arrivare", conclude Senaldi.