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Ilaria Salis, l'ideona per i carceri scatena le polemiche: "E il 17enne di Paderno?"

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La soluzione per i problemi legati alla detenzione? Abolire il carcere. Ovviamente non solo gli istituti per gli adulti, come proposto recentemente, ma anche quelli per i minori. Uscita dal carcere preventivo in Ungheria grazie all'immunità per l'elezione al Parlamento europeo, Ilaria Salis continua a diffondere il verbo della sua visione politica. "È notizia di qualche giorno fa, 1° settembre, la rivolta al carcere minorile Cesare Beccaria di Milano. Non è un fulmine a ciel sereno, ma l'ennesima notte burrascosa di una tempesta che non può placarsi. L'Istituto Penitenziario per Minori milanese, come tanti altri, è infatti un vero disastro, pieno di criticità che si ripetono da anni e che non possono più essere ignorate", scrive in un post su X. "Le problematiche sono molteplici: dalla carenza di mediatori culturali alle strutture fatiscenti, dalla mancanza di adeguati programmi di reinserimento alla violenza usata come strumento di gestione. Non possiamo dimenticare le immagini del brutale pestaggio di un detenuto quindicenne da parte di più agenti di polizia penitenziaria, avvenuto lo scorso marzo. Le condizioni attuali sono inaccettabili e l'istituto non può continuare a operare in queste condizioni. Deve essere chiuso il prima possibile. Così come si dovrebbe procedere verso l’abolizione di tutte le carceri minorili", spiega Salis. 

Come prevedibile, il post ha scatenato molti commenti, soprattutto critici. "Giusto, scarceriamo subito il 17enne che ha sterminato la famiglia", scrive un utente. "E il tipo di Paderno?", "le alternative quali sono? Le può illustrare? Grazie", "i criminali tutti a casa tua", sono alcuni dei commenti più "gentili". 

 

Sempre in tema detenzione, Salis torna sul caso di Luigi Spera, vigile del fuoco palermitano attualmente detenuto presso la sezione di Alta Sicurezza del carcere di Alessandria con gravi accuse di terrorismo per aver lanciato una molotov nella sede di Leonardo. L'europarlamentare ha firmato un appello del suo partito Avs (sottoscritto anche da Marco Grimaldi, Peppe De Cristofaro, Luana Zanella, Elisabetta Piccolotti, Tino Magni, Franco Mari, Francesca Ghirra, Ilaria Cucchi, Nicola Fratoianni, Mimmo Lucano, Angelo Bonelli, Benedetta Scuderi, Pierpaolo Montalto e Leoluca Orlando): "Vogliamo tenere viva l’attenzione sul caso di Luigi Spera, vigile del fuoco palermitano attualmente detenuto presso la sezione di alta sicurezza del carcere di Alessandria. Esprimiamo profonda preoccupazione per le condizioni detentive e la situazione giudiziaria di Luigi e la sproporzione tra l’enormità delle accuse a lui rivolte e il fatto contestato, ovvero un gesto simbolico di protesta che non ha comportato gravi conseguenze". 

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