Caso giornalisti, la testimonianza del tassista: “Nessun bacio forzato, erano tutti ubriachelli”
“Che te devo dì fra’. Io non lo so, io te giuro a me non me pareva tutta ‘sta pesantezza...Lei avrà visto delle cose che io non avrò visto perché ce l’avevo dietro capito? Il bacio non mi è sembrato forzato, ho pensato che fossero matti tutti e tre come tutti quelli che incontro di notte”. Sono queste le parole del tassista che è diventato il supertestimone della vicenda che coinvolge tre giornalisti per un presunto stupro di gruppo. Una giovane giornalista romana, nel gennaio 2023, ha denunciato due colleghi, Nello Trocchia, del quotidiano Domani, e Sara Giudice, attualmente in Rai ed ex volto di La7. Per i due, marito e moglie, la pm, ha chiesto l’archiviazione, anche sulla base delle parole del tassista, che è stato anche intercettato, oltre che ascoltato, per capire bene come siano andate le cose quella notte.
Giornalisti indagati, Sara Giudice: "Lei era d'accordo", "paghiamo l'eccesso di vita"
Oltre a quanto pronunciato ad un amico, l’uomo è stato sentito dagli inquirenti e, secondo il Corriere della Sera, una volta arrivati sotto casa di Trocchia-Giudice, lui ha accompagnato la giovane giornalista: “La ragazza era ubriachella come tutti e tre del resto e un po’ scossa perché tremava. Lei ha chiamato il suo ragazzo per telefono e gli ha chiesto di scendere per raggiungerla, dopodiché è scesa dal taxi e ho visto che camminava normalmente. Ho percepito che erano brilli quando erano all’interno della vettura perché ridevano, scherzavano, la ragazza più giovane mi ha detto ‘hai visto chi stai portando a casa stasera’? Il bacio dato in auto mi era apparso consenziente”. La giovane donna si è però opposta alla richiesta d’archiviazione, aprendo ulteriori sviluppi sulla vicenda.
“Mi sono saltati addosso in taxi, non riuscivo più a muovermi”, il racconto della giornalista