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4 di Sera, ci mancava la "manovra ombra": Cerno inchioda la sinistra

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Il governo nel Cdm di venerdì 30 agosto ha iniziato a gettare le basi della manovra finanziaria. Ieri la giornata politica è stata caratterizzata dai rumors, smentiti con forza da Giorgia Meloni e da Giancarlo Giorgetti, di una fantomatica abolizione dell'assegno unico. La maggioranza va avanti compatta, spiega Tommaso Cerno nel corso di 4 di sera su Rete 4, anche perché "credo che nel centrodestra non ci sia nessuno che abbia in mente lontanamente di far cadere il governo". Intanto, commenta il direttore de Il Tempo, "è curioso che stiamo commentando la manovra immaginaria che la sinistra ha costruito per la Meloni nelle ore in cui lei è tornata". Insomma, in "questo paese a rovescio" il governo "deve rispondere a un'invenzione", afferma Cerno. 

 

Ecco, l'abolizione dell'assegno unico annunciata da Repubblica fa parte della "manovra ombra inventata in agosto in assenza di novità". "Non ci stiamo interrogando sulle basi di quella che sarà la manovra perché ancora non si conoscono", commenta il direttore. Il ministro Giorgetti è stato molto cauto sulla quantità di extragettito da cui si partirà: "Io sono convinto che ha dato dei numeri più bassi della realtà però è un mio convincimento - spiega Cerno - e a differenza di altri non lo uso per fare i titoli di apertura inventati scrivendo che esiste un tesoretto più alto che poi magari non c'è, aspetto che me lo dicano". 

 

Per quanto riguarda la direzione politica delle misure che troveremo nella legge di bilancio, Cerno spiega che "il tema vero è quanto il governo ha in più di quello che pensava", e quanto le eventuali risorse in più "andranno nella direzione di tagliare le tasse". Infatti la diminuzione del peso fiscale "è l'unica cosa che il popolo di centrodestra vuole sentirsi dire nel 2024-25", conclude il direttore. 

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