Sharon Verzeni, "non mi risulta, mi sbaglierò": le ipotesi di Nuzzi sul caso
Sono riprese questa mattina le ricerche disposte dalla procura di Bergamo sul luogo dell’omicidio di Sharon Verzeni e nelle vie circostanti. L’attività dei volontari del Mu.Re., il museo recuperanti 1915-1918 Alto Garda Bresciano, è ripartita dai campi dietro la villetta, in cui la vittima da tre anni abitava con il compagno Sergio Ruocco. Un appartamento posto sotto sequestro subito dopo l’omicidio, in cui l’uomo è potuto rientrare solo per attività di indagine di pochi minuti, accompagnato dai carabinieri. L'obiettivo è trovare "ulteriori indizi utili alla prosecuzione delle indagini", a partire dall'arma con cui la notte tra il 29 e il 30 luglio scorsi è stata uccisa la barista 33enne. Ieri la vicenda è stata al centro del dibattito a Zona bianca, il programma di politica e di attualità di Rete 4. Presente in studio anche Gianluigi Nuzzi, il conduttore di Quarto Grado che da sempre si occupa di casi di cronaca.
Uno spacciatore marocchino dietro la morte di Sharon? Parla il testimone chiave
"Ho sentito in questo periodo chi fa le indagini e sento che c'è un cauto ottimismo da parte degli investigatori. È chiaro che dalla scienza in questa indagine possono arrivare degli elementi importanti", ha detto il giornalista, interpellato dal collega e conduttore del talk-show Giuseppe Brindisi. "Non so chi possa avere ucciso Sharon: forse un cliente del bar che può averle dato fastidio oppure l'hanno scambiata per un'altra persona", ha dichiarato Sergio Ruocco, il fidanzato della barista uccisa. E, proprio partendo da questo punto, Nuzzi ha cercato di esporre le sue ipotesi: "Non credo che il fidanzato abbia un ruolo. Non mi risulta, mi sbaglierò. Per tutta una serie di motivi e di incroci di dati che escludono che lui possa avere un ruolo attivo nell'uccisione di Sharon".