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Liste di proscrizione, Capezzone a valanga: "Struzzi che non vogliono vedere"

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Ha fatto scattare l'allarme un documento pubblicato sul sito del "nuovo partito comunista italiano" che denuncia l'infiltrazione dell' "entità sionista" in Italia ai più alti livelli. Una vera e propria lista di proscrizione che continua a far discutere parecchio. È stato questo uno degli argomenti affrontati da Daniele Capezzone nel corso dell'edizione del Tg4 delle 19 di ieri. "Questa vicenda non mi sorprende", ha detto per esordire il direttore editoriale di Libero. "Tanti fanno finta di non vedere un fatto evidente: la saldatura tra ideologie di sinistra, questi si definiscono comunisti, e l'antisemitismo. Per anni abbiamo cercato i residui di antisemitismo nella destra estrema, ma c'è invece una grossa componente antisionista e antisemita a sinistra", ha affermato con nettezza di parole il giornalista.

 

 

 

Unione di intenti, quella sopra anticipata da Capezzone, che ha animato anche altri ambienti. "L'abbiamo vista anche in piazza, nelle università. L'abbiamo vista in tante redazioni, nel modo di raccontare a senso unico dal 7 ottobre in poi, quasi giustificando i terroristi", ha continuato. Per fare fronte alla recrudescenza dell'antisemitismo è stato deciso di aumentare la sorveglianza sugli obiettivi sensibili. Non soltanto alla luce dei comunicati diffusi dal "nuovo partito comunista italiano", ma anche per i recenti attentati in Europa. "Mi preoccupano i terroristi e mi preoccupano gli struzzi che mettono la testa nella sabbia e non vogliono vedere", ha aggiunto il direttore editoriale di Libero. 

 

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