In Onda, scontro su Israele. Telese a Rampini: "Questo non si può dire"
Secco botta e risposta tra Federico Rampini e Luca Telese sulla situazione drammatica e ancora esplosiva in Medio Oriente. Nel corso della puntata di martedì 27 agosto del talk show di La7, si parla della condizione sanitaria di Gaza definita "disastrosa" da Stefano Sozza, capomissione di Emergency in Palestina, il quale lamenta che l'ong ha avuto accesso alla zona solo due settimane fa. Una porzione di territorio "sovraffollata, in condizioni igienico-sanitarie pessime" e dove si rischiano gravi "epidemie". Non solo. L'Onu ha sospeso ieri le operazioni umanitarie a Gaza in seguito al nuovo ordine di evacuazione di Deir Balah, nella zona centrale della Striscia, imposto da Israele. "Non siamo in grado di lavorare nelle condizioni in cui ci troviamo", ha affermato un alto funzionario delle Nazioni unite. Rampini a quel punto sottolinea un altro aspetto che coinvolge Hamas e le origini del conflitto.
"È in buone condizioni". Israele libera ostaggio a Gaza. Dove lo trovano
L'editorialista non intende "sminuire l'eroismo di Emergency né la tragedia" della popolazione palestinese, "ma ricordiamo però che una parte della ragione, della spiegazione di questo tremendo bilancio di vittime civili è che Hamas continua a usarli come scudi umani". A quel punto Telese lo interrompe: "No, no, però Federico se non entra una missione di soccorso umanitario patrocinata dall'Onu non si può dire che è colpa di Hamas. Se Israele vieta l'accesso delle missioni umanitarie bisogna dire che è Israele che lo fa". Rampini protesta per non aver potuto terminare il ragionamento: "Se Sinwar, il capo militare di Hamas, è ancora vivo e perché stai in un tunnel che è ricoperto di popolazione civile, che è il suo scudo questo. Non me lo puoi contestare Purtroppo è la verità", conclude il giornalista del Corriere.