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Gualtieri nella bufera per il sondaggio su Dybala. Senaldi: "I problemi sono degli altri"

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Paulo Dybala ha scelto di restare alla Roma e Roberto Gualtieri è finito nuovamente nell'occhio del ciclone. In un primo momento sembrava che l’argentino avesse ceduto alle tentazioni dorate arrivate dall’Arabia Saudita. Poi l’annuncio a sorpresa sui social: "Grazie Roma. Ci vediamo domenica". I fan sono impazziti e l’entusiasmo ha travolto anche l'amministrazione pubblica. Sul canale WhatsApp del Comune di Roma, che viene utilizzato per veicolare informazioni e avere un contatto diretto con i cittadini, è stato lanciato un sondaggio: "Cosa ha convinto Dybala a restare?". La scelta ha sollevato un vero e proprio polverone. "È stata un’iniziativa dell’ufficio comunicazione, che ha voluto dare un taglio particolare e ironico ad una notizia di grande interesse per gli appassionati di calcio e i tifosi della Roma, mettendola in una chiave di amore per la città", ha dichiarato il primo cittadino del Pd, allontanando da sè le polemiche: "Ovviamente io mi occupo di ben altro". 

 

 

La vicenda è balzata presto agli onori di cronaca e, oggi, è finita sotto la lente d'ingrandimento di Pietro Senaldi. Il condirettore di Libero, con un editoriale in cui passa in rassegna alcuni dei problemi che più flagellano Roma, ha assestato un colpo a Roberto Gualtieri. "Ah, la famosa classe dirigente del Pd. Che spettacolo, quando la realtà li inchioda alla loro inefficienza, i veri dem trovano sempre la soluzione", ha esordito. Un pizzico di ironia, quello del giornalista, che ha però dato il la a un'analisi pungente della gestione capitolina. "Quale? Ignorare il problema e parlare d’altro. Se poi qualcuno non se la beve e polemizza, scaricano la colpa sui sottoposti", ha continuato Senaldi. E, riferendosi al sindaco, ha aggiunto: "A lui interessa la Roma gaudente, tanto i problemi in città sono sempre degli altri, mica della casta dem, terrazzatissima, colta, canterina e altolocata". 

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