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Liste di proscrizione, incredibile Feltri: "Io nemico dei comunisti? Sono contento"

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"No, neanche un po'": è la risposta che Vittorio Feltri, ospite a Stasera Italia, ha fornito al conduttore Roberto Poletti quando gli ha chiesto se fosse preoccupato per essere finito nel mirino del Nuovo Partito Comunista. Il direttore editoriale de Il Giornale è infatti stato inserito nelle liste di proscrizione stilate contro giornalisti, intellettuali, politici, imprenditori accusati di essere "agenti sionisti in Italia".  "Io da molti anni ho confessato di essere filo-israeliano. Mi hanno addirittura dedicato un albero nel giardino dei giusti in Israele. Non posso certo nascondermi dietro a un dito. Me ne vanto, non me ne vergogno e non ho paura", ha scandito Feltri senza alcun timore.

 

 

"Se dovessi avere paura io, figuriamoci i poveri israeliani. Sono molto sereno e poi, se succederà qualcosa, pazienza. Di qualcosa bisognerà pure morire. Non cambia molto. Se devi morire, non cambia molto", ha affermato Feltri, usando anche l'arma dell'ironia. Sta crescendo l'antisemitismo in Italia? "E' evidente. Basta leggere i giornali. Le manifestazioni filo-palestinesi non si contano. Quelle filo-israeliane sono inesistenti. Sappiamo com'è il giro del fumo. Pazienza. Me ne faccio una ragione. Questi comunisti ne hanno già combinate abbastanza, ma se lo sono dimenticato tutti", ha spiegato il direttore editoriale de Il Giornale. Poi la stoccata finale: "Non me ne frega niente. Anzi, sono contento di essere un nemico dei comunisti. Mi piace". 

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