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Kamala Harris e la "luna di miele". Ma Fabbri avvisa: "Potrebbe svanire"

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Forza e compassione in difesa dei diritti e della libertà del popolo americano insidiati da Donald Trump. Si riassume così il discorso di Kamala Harris di giovedì sera, durato 40 minuti, con cui la vicepresidente ha accettato la nomination democratica alla presidenza degli Usa e chiuso la Convention di Chicago in una cascata di applausi e palloncini. Un discorso, quello di Harris, che ha alternato appelli all’unità ma anche accuse all’ex presidente di essere un "uomo poco serio" ma il cui ritorno alla Casa Bianca avrebbe conseguenze "molto serie" per tutti. Se ne è discusso a Omnibus, il programma mattutino di politica e di attualità di La7. Dario Fabbri, apprezzato analista di geopolitica, ha provato a tracciare possibili scenari.

 

 

 

"Siamo in una fase di luna di miele. Con Biden temevano che la corsa fosse già conclusa. Kamala Harris l'ha oggettivamente rivitalizzata", ha ammesso il direttore di Domino senza alcun timore di smentita. I membri dell'entourage democratico, però, "sono consapevoli che l'effetto potrebbe svanire. Adesso si apre la vera corsa. Manca molto a novembre", ha continuato Fabbri. Negli ambienti di Trump, "stanno pensando a come reagire. Aspettiamoci che i sondaggi, nelle prossime settimane, tornino in una scia più combattuta", ha scandito. Come vorrà rispondere a tutto questo il fronte trumpiano? "Io credo che sia chiaro: concentrandosi su quell'America profonda, poleografica, quella che decide le elezioni. Lo conosciamo: andrà di testa sua", ha concluso. 

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