titoli al veleno
Sinner e il caso doping, la stampa estera lo attacca: "Rivelazione tardiva"
"Affaire Sinner: una rivelazione tardiva e tante domande" è il titolo con cui il sito dell’Equipe tratta il caso della positività al doping del tennista altoatesino, testimonianza di come la sentenza arrivata ieri, che ha riconosciuto l’innocenza di Sinner, non abbia convinto appieno diverse testate della stampa estera. "Risultato positivo a marzo, scagionato cinque mesi dopo: il caso Sinner viene alla luce e solleva interrogativi", scrive il quotidiano francese, mentre Marca titola: "Fatture, uno spray e accuse di un trattamento di favore".
La sentenza della Itia (Tennis Integrity Agency), arrivata ieri, ha comminato a Sinner solo la decurtazione di 400 punti in classifica e nessuna squalifica, per la positività a un controllo antidoping effettuato durante il torneo di Indian Wells, in cui il tennista è risultato positivo al metabolita del clostebolo in bassissima concentrazione (meno di un miliardesimo di grammo). Si tratta di una sostanza contenuta in uno spray acquistabile in qualunque farmacia italiana, utilizzato per trattare una piccola ferita del suo fisioterapista, che ha applicato tale farmaco tra il 5 e il 13 marzo, giorni in cui ha massaggiato Sinner ed effettuato altri trattamenti senza guanti.
"Ci rincuora che nessuna colpa o negligenza sia stata attribuita a Jannik Sinner", ha commentato l’Atp in una nota, sottolineando: "Vogliamo anche riconoscere la robustezza del processo di investigazione e la valutazione indipendente dei fatti nell’ambito del Tennis Anti-Doping Programme (Tadp), che gli ha permesso di continuare a competere. È stata una questione complicata per Jannik e per il suo team, e sottolinea la necessità da parte dei giocatori e del loro staff di tenere la massima attenzione nell’utilizzo di prodotti o trattamenti. L’integrità è una priorità nel nostro sport".