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Salis, colpo di Senaldi: "Fratoianni e Bonelli? Possono candidare tutte le detenute"
Ilaria Salis è ancora in vacanza, ma i temi di politica e di attualità rimangono. Le detenute della Casa circondariale Lorusso e Cotugno di Torino l'hanno tirata in ballo e si sono rivolte al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per annunciare di essere pronte allo sciopero della fame. L'obiettivo? Protestare contro la situazione carceraria in Italia. "Quelle donne hanno assolutamente ragione", ha dichiarato l'eurodeputata di Alleanza Verdi-Sinistra. Non manca, però, un'altra polemica agostana sulla possibile assunzione di un collaboratore di nome Mattia Tombolini, che sui social pubblica foto di poliziotti presi a bastonate. Se ne è discusso nel corso di una delle ultime puntate di 4 di sera, il programma di informazione che va in onda tutte le sere ed è condotto da Roberto Poletti e Francesca Barra. A prendere la parola è stato Pietro Senaldi.
"La mela non casca lontano dall'albero. Salis era prigioniera in Ungheria con accuse precise. Vedremo se saranno false o vere. In Italia ha ricevuto parecchie denunce e qualche condanna", ha voluto ricordare il condirettore di Libero in collegamento con lo studio e gli altri ospiti di serata. "Occupare casa abusivamente è un atto violento. Non mi stupisce che il collaboratore che probabilmente si sceglierà sia questo tipo di persona che mette like e posta video in cui i poliziotti vengono picchiati", ha scandito tornando sul punto proposto dai padroni di casa. "Non mi stupisce neanche che le detenute eleggano Salis come loro esempio. Vogliono essere candidate. A Fratoianni e Bonelli non resta che candidare tutte le detenute italiane": è stato l'affondo finale del giornalista.