Bersani contro Vannacci: "Andrò a processo". L'ultima del Pd: diritto all'insulto
Siamo arrivati al punto in cui la sinistra rivendica il diritto di insultare. Ricordate le offese di Pier Luigi Bersani a Roberto Vannacci, allora neanche candidato alle elezioni europee? Ebbene, l'ex segretario del Pd è stato condannato a pagare una multa. Lunedì 19 agosto al generale è arrivata la comunicazione formale della richiesta della Procura di Ravenna che ha emesso un decreto penale di condanna per "diffamazione aggravata" nei confronti di Bersani per i fatti del settembre 2023, quando dal palco della Festa dell’Unità di Ravenna, parlando del libro Il mondo al contrario, il dem aveva detto: "Io ho letto solo i sommari. Quando leggi quelle robe lì pensi: sciogliamo l’esercito, sciogliamo le istituzioni, facciamo un grandissimo bar, il bar Italia. Mi resta una domanda: se in quel bar lì è possibile dare dell’anormale a un omosessuale, è possibile dare del cog***ne a un generale?". Fine sofismo ripetuto in più occasioni da Bersani anche dopo aver appreso di essere stato querelato.
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Storia finita? Neanche per sogno. "Sia chiaro che sulla querela del generale Vannacci andrò fino in fondo. Voglio andare al processo", scrive in una nota Bersani. "La mia domanda, ancorché in forma scherzosa ed evidentemente non diretta a offendere Vannacci ma a criticare le opinioni che esprime, era e resta vera e sostanziale: se cioè qualcuno, per di più con le stellette, possa definire anormali degli esseri umani, racchiusi in una categoria, senza che questo venga considerato quantomeno un insulto e non una constatazione - contina l'ex segretario dem - Se nell’anno di grazia 2024 si decidesse che è possibile ci sarebbe davvero di che preoccuparsi". Colpo di teatro che galvanizza il Pd. "Solidale con Bersani. Singolare una giustizia per cui un omosessuale sarebbe anormale. Dare del c... a un generale che sdogana frasi aberranti non è un giudizio di merito. Ma una constatazione oggettiva. E come tale va giudicata. Concessione di medaglia al valore inclusa", afferma sui social il deputato del Pd Arturo Scotto.