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Arianna Meloni, Sansonetti a valanga sui magistrati: "Con Toti atto golpista"

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Luca De Lellis
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Il caso Arianna Meloni è stata la miccia che ha appiccato il fuoco nell’illusorio mare calmo dell’estate politica. Il retroscena pubblicato da Il Giornale su una possibile indagine in arrivo da parte della magistratura nei confronti della sorella del Premier, nel tentativo ultimo di far capitolare il Governo di Giorgia, ha scatenato la furia di Fratelli d’Italia. Ma, con intenzioni opposte, anche del presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), Giuseppe Santalucia, che ha imputato all’esecutivo una condotta scorretta capace di screditare il lavoro della giustizia: “Il governo costruisce bufale ad arte per piegare i magistrati. Il Csm deve tutelarci”. Durante la trasmissione 4 di Sera, in onda su Rete 4, è intervenuto sulla questione il direttore dell’Unità Piero Sansonetti, che prima ha minimizzato la portata del caso, esprimendo però un parallelismo a suo dire preoccupante con le dimissioni dell’ex governatore della Liguria Giovanni Toti.

 

Il fil rouge è sempre il medesimo: la magistratura. “Il mio giornale non si è occupato della vicenda Arianna Meloni, perché mi è sembrato un fatto secondario non esistendo nulla. Però ciò non vuol dire che i giornali non possono attaccare uno dei dirigenti di un partito di governo, non scherziamo. Se la questione è solo che i giornali attaccavano la Meloni, allora Alessandro Sallusti (direttore de Il Giornale, ndr) ha fatto una sciocchezza”. Secondo l’ospite dei conduttori Francesca Barra e Roberto Poletti, la sorella di Giorgia – responsabile della segreteria politica di FdI – non avrebbe commesso nulla di male: “La accusano di cosa? Di essersi occupata come tutti i dirigenti di partito delle nomine in Rai o alle Ferrovie? Non sussiste reato, ma non vedo perché i giornali e i movimenti d’opposizione non possano fare le loro campagne politiche come gli pare. Non è che lei è la sorella della Premier, è una dirigente di partito”. 

 

E allora dove si radica il problema? Il parere di Sansonetti è tranchant rispetto all’attività della magistratura in rapporto alla politica, e ne fornisce un chiaro esempio: “Santalucia non può dire che si tratta di una delegittimazione da parte della magistratura. Io non so se c’è quest’inchiesta contro Arianna Meloni. Penso e spero di no. Ma so che la magistratura recentemente ha sciolto il Consiglio regionale della Liguria, arrestato il presidente della regione - Giovanni Toti, ndr - senza avere né le prove, né il reato”. Il direttore dell’Unità muove una critica pesante al potere giudiziario italiano: “Ha compiuto un atto golpista del quale dovrebbe rispondere. Purtroppo, però, non può succedere per come funziona la nostra Repubblica”. Sansonetti, a conclusione del suo ragionamento, lancia un appello: “Perché non ci dicono se l’inchiesta esiste o meno invece di arrabbiarsi?”

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