Arianna Meloni, Giubilei inchioda Aprile: "Inchiesta? Non sorprenderebbe"
L'editoriale del direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti, sulla possibilità che Arianna Meloni venga indagata per traffico d’influenze dopo l’uscita di alcuni articoli su un suo presunto interessamento sulle nomine di Rai e Trenitalia, ha surriscaldato il clima politico ed è stato lanciato sul tavolo del dibattito da numerosi conduttori di trasmissioni televisive. È successo anche a In onda, programma guidato da Luca Telese e Marianna Aprile. A intervenire sul caso è stato, tra gli altri, Francesco Giubilei. "Chi conosce l'ambiente della destra italiana e di Fratelli d'Italia sa che Arianna Meloni da sempre ha un ruolo all'interno del partito. Non è una figura arrivata alla ribalta delle cronache negli ultimi mesi o nell'ultimo anno e mezzo, dopo che Giorgia Meloni è diventata presidente del Consiglio", ha fatto chiarezza subito il presidente della Fondazione Tatarella e del movimento di idee “Nazione Futura”.
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Non va dimenticato, quindi, che "ha sempre svolto un ruolo politico". "Oggi Arianna Meloni non ha un ruolo nel governo, non è un parlamentare di Fratelli d'Italia. È una figura che ha un ruolo all'interno di un partito politico", ha specificato ancora Giubilei. Tornando al retroscena lanciato nel mondo della stampa da Sallusti, l'ospite di Telese e Aprile ha continuato: "Il retroscena non sorprende. Non sappiamo esserci alcuna indagine nei confronti di Arianna Meloni. Se, però, dovesse arrivare nelle prossime settimane o nei prossimi mesi non sorprenderebbe". Il motivo? Il direttore del movimento di idee "Nazione Futura" è stato schietto: "È un modus operandi che nei confronti di leader di centrodestra abbiamo già visto in passato. Lo abbiamo visto con Silvio Berlusconi", ha aggiunto.
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Si tratta di un attacco alla magistratura? Con questo interrogativo la conduttrice l'ha incalzato. "No, c'è una differenza importante. Un giornale ha pubblicato una notizia ed è fisiologico che Fratelli d'Italia abbia sentito il bisogno di intervenire. Questo modus operandi lo abbiamo visto con Berlusconi, con Salvini e si è tentato di farlo Giorgia Meloni. Ora si potrebbe passare alla sorella con un reato fumoso. Penso che Sallusti abbia i suoi elementi per aver scritto questo retroscena", ha concluso.