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Nicolai Lilin, il video choc sui giornalisti del Tg1: "Polonio nel tè..."

L'"avvertimento" dello scrittore filo-Putin candidato con il partito di Michele Santoro alle Europee

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Un attacco durissimo ai giornalisti Rai del Tg1 Stefania Battistini e Simone Traini, con messaggi minacciosi sulla possibile vendetta russa per il servizio realizzato a Kursk che ha fatto infuriare il Cremlino. È destinato a sollevare un polverone il video con cui Nicolai Lilin, lo scrittore moldavo di Educazione siberiana, biografo  di Putin e candidato nel partito di Michele Santoro (Pace terra e dignità) alle ultime europee, arriva a evocare il "polonio nel tè". 

Lilin, come riporta Open, definisce "deficienti" e "propagandisti" i due giornalisti per cui è stato aperto un procedimento penale in Russia. "Sono iniziati i procedimenti penali. Se un giorno qualcuno di questi aiutanti dei terroristi e qualcuno di questi propagandisti si troverà con un po’ di polonio nel tè, purtroppo cari amici sappiate che vi siete scavati la fossa da soli. Non dovete piangere e dire 'che cattivi i russi', 'non c’è democrazia', 'non c’è libertà'. Se entrate sul territorio della Federazione Russa, all’interno di forze terroristiche, sarete trattati così come vengono trattati i terroristi", afferma lo scrittore.

 

Si rivolge direttamente a Battistini e Traini: "Iniziate il conto alla rovescia perché secondo me, per tutti voi, questa è una probabile situazione futura", è l'avvertimento inquietante. Lilin spiega di sapere come reagiscono i russi in certe situazioni, e q1uanto sia lunga la loro memoria se vengono colpiti: "Io non voglio augurare assolutamente nessun male, io spero che queste persone vivranno per la vita fino alla vecchiaia. Spero che questa gente potrà anche riflettere sugli errori che sono stati fatti, però io so benissimo come funziona in Russia, so benissimo chi sono i russi e come loro agiscono quando si arrabbiano, quando vengono colpiti, diciamo, nel cuore loro, reagiscono abbastanza duramente. E quindi, il mio sincero augurio a questi giornalisti italiani che hanno fatto questo lavoro di propaganda filo nazista è di stare molto attenti, stare molto attenti. Non accettate il tè dalla gente sconosciuta. Fate attenzione al bar. Fate attenzione dove mangiate. Fate attenzione alle nuove amicizie, perché può darsi che contro di voi stanno già lavorando gli agenti operativi del GRU, che sono i servizi segreti militari, e se loro veramente hanno preso un incarico, state certi che in un anno, due anni, tre anni, cinque anni, comunque vi troveranno e vi faranno a pezzi", sono le frasi inquietanti di Lilin.

 

Tra le prime reazioni quella di Italia Viva, che ha annunciato un'interrogazione parlamentare: "Le parole di Nicolai Lilin nei confronti dei giornalisti Rai Battistini e Traini sono gravissime: non solo per gli insulti ma anche per la citazione minacciosa del polonio nel tè. Presenterò un’interrogazione parlamentare sul caso",  afferma Enrico Borghi, presidente del gruppo Iv al Senato, "Nicolai Lilin, ultras putiniano, ha lasciato intendere di essere fuggito dall’Italia per procedimenti nei suoi confronti legati ai suoi rapporti con i russi. Ora minaccia i nostri giornalisti. Occorre andare a fondo a questa vicenda e capire se sono parole deliranti o minacce reali", conclude. 

 

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