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In Onda, Cacciari gela tutti: "Arianna Meloni? Storia vecchia di 30 anni"

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Il caso del giorno è quello sollevato dal direttore del Giornale Alessandro Sallusti, la possibile aggressione per via giudiziaria ad Arianna Meloni, sorella di Giorgia come effetto del cortocircuito politica-procure-informazioni ben noto in Italia. Massimo Cacciari è chiamato a commentare la vicenda nel corso di In Onda, il programma condotto da Marianna Aprile e Luca Telese su La7, domenica 18 agosto. Il filosofo già sindaco di Venezia ammette di non conoscere la storia né la sorella di Meloni: "Non posso darvi alcun conforto...". Ma interrogato sulla possibilità di un tentativo di buttare giù il governo per via giudiziaria, Cacciari non si tira indietro. È evidente che in Italia si gioca con le procedure giudiziarie, palesi o non palesi, reali o non reali, è una storia vecchia di trent'anni", spiega il filosofo. 

 

Insomma, nessuna novità, ma "la storia dimostra sono tutti i calcoli sbagliati", afferma Cacciari. Insomma, chi cerca di "far fuori l'avversario" cavalcando le inchieste "si fa fuori da solo", perché alla fine emerge "una solidità della politica, malgrado tutto". Poco dopo, l'ex oracolo della sinistra - rinnegato quando ha espresso posizioni in contrasto con la narrazione dem - rimarca che "si è sempre fatto un uso strumentale di decisioni e iniziative della magistratura, da una parte e dall'altra, e questo ha avuto effetti sempre più scarsi nel corso del tempo. Naturalmente non mi riferisco a eventi come Tangentopoli, che sono stati cataclismi politici e culturali generali, e le cui indagine sono state nient'altro che la punta dell'iceberg. Ma tutte le altre che ci sono succedute in questi sciagurati trent'anni e sono finite in niente".

 

Quando si parla di vittime dell'uso politico della giustizia, si parla del Cavaliere. "Anche la valanga di processi contro Silvio Berlusconi... Ma Berlusconi è stato defenestrato una volta dall'Europa per ragioni politiche che esulavano totalmente dalle sue vicende processuali". L'ex sindaco di Venezia ricorda: "Ho predicato invano per tutti questi anni ai miei colleghi della cosiddetta sinistra di non cercare di far leva su cose che riguardano la magistratura, lasciate lavorare in pace i magistrati e voi fate battaglie politiche...". Consiglio evidentemente non ascoltato per quello che è "un totale malvezzo italiano", conclude Cacciari.  

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