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L'Iran può avere la super-arma di Putin, il sospetto di Tricarico: scenario da brividi

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L'attacco dell'Iran a Israele come rappresaglia all'uccisione del capo politico di Hamas da parte dello Stato ebraico sembra imminente e inevitabile. L'esercito israeliano è in stato di massima allerta e siamo a un passo dall'espansione del conflitto in Medio Oriente, aperto dall'attacco di Hamas del 7 ottobre, a livello regionale. Ad analizzare lo scenario dal punto di vista militare e strategico nel corso dello speciale di 4 di sera, su Rete 4, in onda lunedì 12 agosto, è il generale Leonardo Tricarico che indica il pericolo maggiore insito nell'attesa offensiva di Teheran. 

I sistemi di difesa israeliani, integrati dall'apporto di statunitense e britannico, sono a pieno regime e "assolutamente oliati e pronti a reagire", spiega l'ex capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare. Ma come può attaccare Teheran? "L'iran ha un solo mezzo per poter attaccare, quello aereo, con droni e missili da crociera", mentre l'utilizzo di aerei è da escludere. 

 

Ma perché l'Iran sta ritardando così a lungo la rappresaglia più volte annunciata? La prima ipotesi, argomenta Tricarico è che l'Iran cerca di "mantenere vivo il canale diplomatico". La seconda è che si è preparato ad "affrontare meglio lo strumento di offesa". Qui c'è il pericolo più grande per un'escalation della guerra che avrebbe conseguenze imprevedibili. Il ritardo potrebbe essere stato causato "dall'integrazione di sistemi offensivi russi a quelli iraniani, e se è così la situazione "può veramente precipitare". Il motivo è presto detto. "Se c'è una minaccia che ancora neanche gli Stati Uniti riescono a fronteggiare e quella dei missili ipersonici, e i russi ce li hanno", spiega il generale. Mosca ne un numero ridotto, ma questo tipo di arma riesce "forare qualunque sistema di difesa". Se Putin ha dato agli Ayatollah i missili ipersonici, dunque, siamo veramente nei guai. 

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