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Ucraina, il generale Camporini e l'offensiva a Kursk: che messaggio dà alla Russia

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Il generale Vincenzo Camporini, ex Capo di Stato Maggiore della Difesa, ha commentato all’Adnkronos l’avanzata dell’esercito ucraino verso la centrale nucleare di Kursk e l’attacco sferrato nel territorio russo: «Venendo da un periodo piuttosto lungo di passività o meglio di atteggiamento difensivo, credo che con l’offensiva di Kiev si sia voluto far arrivare a a Mosca il messaggio ‘possiamo farvi ancora tanto male’. Un modo eventualmente per suggerire che forse è la davvero il momento di mettersi a un tavolo, ma con delle proposte serie, non irricevibili come quelle che fino adesso ha fatto Mosca».

 

 

«Quello che è impressionante - continua il generale - è l’impreparazione dei russi, come avessero dato per scontato che non c’era nessun rischio e quindi si poteva tranquillamente lasciare sguarnita una parte così importante della zona di confine. È abbastanza sorprendente che non sia stata fatta alcuna azione preventiva». Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha evidenziato però il rischio di un allontanamento ulteriore della pace. «Per una volta non sono della sua stessa idea - commenta il generale Camporini - e capita molto di rado. L’offensiva ucraina è un fatto nuovo che potrebbe indurre a qualche ripensamento, a qualche riflessione da parte russa, magari non immediata ma certamente a questo punto la consapevolezza di poter essere vulnerabili, cosa che finora sembra non fosse nella mente di Putin e dei pianificatori militari, potrebbe in qualche modo far riflettere circa la necessità di formulare delle proposte che non siano del tutto irricevibili». 

 

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