Parigi 2024, “azzardo sanitario”. L'epidemiologo affonda il colpo sul nuoto nella Senna
Far nuotare gli atleti dei Giochi olimpici di Parigi 2024 nelle acque della Senna «è stato un azzardo dal punto di vista sanitario e anche la Società internazionale delle malattie infettive, in un report proprio sui livelli di Escherichia coli nella Senna, ne ha evidenziato i rischi e la possibilità che ci siano altri casi dopo la triatleta belga colpita dal batterio. Serve cautela e attenzione, ma da epidemiologo e infettivologo suggerisco il principio di precauzione in questo caso. Non mettiamo a rischio la salute degli atleti». Il giudizio, affidato all’Adnkronos Salute, è dell’epidemiologo Giovanni Rezza, professore straordinario di Igiene presso l’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, che ha parlato dopo la decisione del Belgio di ritirare la squadra che avrebbe dovuto partecipare alla staffetta mista di triathlon. «Mi pare molto difficile - prosegue l’esperto - poter mantenere bassa la contaminazione fecale di un fiume che passa dentro una città grande il doppio di Roma. Dove scaricano, sicuramente depurate, le fogne, ma ci sono topi che possono abbandonare escrementi. Insomma, quello belga è un caso annunciato».
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Ma quali sono gli effetti dell’E. coli? «Si risolve con nausea, diarrea, può comparire febbre, mentre le conseguenze renali gravi sono molto rare - risponde Rezza -. Secondo la Società internazionale di malattie infettive, oltre a quello belga ci sarebbero altri due casi sospetti di gastroenteriti, dove però non abbiamo la certezza di un legame con il bagno nella Senna e l’E. coli. Ma anche il fatto che siano comunque gastroenteriti tra atleti non depone bene nei confronti del vitto del Villaggio olimpico».
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