attacco al vaticano
Chiesa, Monsignor Viganò tira dritto e snobba il Papa: “Continuo a celebrare messe”
Monsignor Carlo Maria Viganò, l’ex nunzio Usa scomunicato per il delitto di scisma, dal suo eremo della Palanzana, a Viterbo, continua a dire messa nonostante il divieto conseguente alla scomunica. «Come ogni primo venerdì del mese - ha annunciato via "X" lui stesso - anche oggi celebrerò la Santa Messa secondo le intenzioni degli amici e dei benefattori della Fondazione Exsurge Domine». «In questa fase di grande crisi e di attacco frontale alla Chiesa Cattolica - ha scritto - rifugiamoci fiduciosi nel Sacratissimo Cuore di Gesù, perché in questa mistica fornace di carità possiamo imparare ad amare Dio sopra ogni cosa e il nostro prossimo per amor Suo».
L’arcivescovo scomunicato continua dunque ad alzare la voce contro Papa Francesco e i vertici del Vaticano dai piedi del monte che svetta sul capoluogo della Tuscia, dove è partito di fatto l’assalto a Bergoglio. Il Monsignore ha definito il Concilio Vaticano II come un «cancro ideologico, teologico morale e liturgico», apostrofando la Chiesa sinodale come una «metastasi». Gli attacchi al pontefice sono stati lanciati con tweet pubblicato sulla piattaforma «X», dove ha postato anche i decreti che hanno portato alla scomunica. Non solo. L’arcivescovo ha anche accusato Bergoglio e il cardinale Victor Manuel Fernández per le posizioni rispetto al tema della benedizione delle coppie gay.
Sono anni che Viganò attacca il Pontefice. Tanto da averlo anche accusato di di aver coperto il cardinale americano Theodore McCarrick dall’accusa di abusi contro alcuni seminaristi. Arrivando inoltre a chiedere le dimissioni del Papa. La posizione dura contro il Pontefice è comunque condivisa da molti fedeli, alcuni dei quali anche molto noti, come l’attore e regista Mel Gibson, protagonista, tra gli altri, dei film «Arma letale» e «La passione di Cristo». L’attore ha costruito una chiesa a Malibù, in California, conosciuta come Chiesa della Sacra Famiglia. Gibson ha anche scritto una lettera nella quale chiede a Viganò di continuare sulle sue posizioni. Gibson ha affermato che dovrebbe essere Francesco a essere chiamato scismatico, «e spero che Bergoglio scomunichi anche me dalla sua falsa Chiesa». E ancora: «Spero che continuerà a dire messa e a ricevere i sacramenti. È davvero un distintivo d’onore essere evitato dalla falsa Chiesa postconciliare. Ha tutta la mia solidarietà per il fatto che soffre pubblicamente questa grave ingiustizia. Per me e per molti altri lei è un eroe coraggioso».