difende l'indifendibile

Carini, Boldrini non si tiene: "Troppo male? È la boxe...", scintille con Ruiu

Il ritiro dell'italiana Angela Carini dal primo incontro di pugilato delle Olimpiadi di Parigi 2024 è diventato un caso internazionale. Dopo una manciata di secondo e un paio di forti colpi subiti dall'avversaria, Imane Khelif, atleta "intersex" ammessa ai Giochi ma, per esempio, non ai mondiali di box, l'azzurra ha abbandonato l'incontro scoppiando in lacrime. "Mi faceva troppo male", ha detto Carini. La scelta dell'atleta azzurra è stata seguita da una pioggia di attestati di solidarietà per un confronto visto da molti come impari, visto che l'algerina ha valori di testosterone molto al di sopra della norma. 

Nel corso della puntata de L'aria che tira, il programma di La7, Laura Boldrini del Pd cavalca il caso parlando di "caccia alle streghe" nei confronti di Khelif, arrivando a dire, in uno scontro verbale con Maria Rachele Ruiu, attivista pro-vita, che nella boxe i "colpi fanno male" e quindi Carini non deve lamentarsi. 

 

"Se il Comitato olimpico internazionale ha detto che sono stati rispettati i criteri di ammissione, basterebbe questo per porre fine a ogni polemica. Ma se non bastasse c’è stato anche il Coni, Malagò il presidente, che è intervenuto e anche lui ha detto chiaramente che sono state fatte tutte le verifiche, sia ormonali che scientifiche", ha detto la dem nel programma condotto da Francesco Fagnani. Khelif "non è un transgender", e la polemica è "basata su una fake news proprio per alimentare odio verso una comunità. Questa donna è nata donna fin dalla nascita, è registrata tale in un paese all'Algeria dove non si può fare la rettifica del nome, quindi sono state inventate fake news con l'unico scopo di, diciamo, creare, rinsaldare il pregiudizio e creare odio verso una comunità", afferma Boldrini.

 

Ruiu commenta che a suo parere l'atleta algerina non doveva essere ammessa e fa un discorso di buon senso: "È stata esclusa dai mondiali di pugilato perché ha il cromosoma xy", argomenta. A quel punto Boldrini ribatte: "Ha presente chi è Kim Novak? Era un attrice bella e femminile ma con cromosoma xy". Va da sé che recitare e tirare di boxe sono due attività molto differenti. "Le donne devono poter partecipare con le donne e gli uomini con gli uomi", replica Ruiu secondo cui atleti che hanno caratteri sessuali di entrambi i generi non possono competere con le donne in certe disclipline. Ricorda inoltre che "Carini ha interrotto il match buttandosi per terra e dicendo che 'fa troppo male'". A quel punto la dem la spara grossa: "M;a se uno fa boxe cosa si apetta? È ovvio che i colpi fanno male". Ruiu conclude: "Per lei fa più fede l'identità di genere che le caratteristiche degli atleti".