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In onda, rappresaglia di Israele a Beirut. Botteri rivela: "Tecnologia così bassa che..."
"L'Iran è alle spalle e al fianco degli Hezbollah": con questa precisazione Giovanna Botteri ha iniziato la sua analisi della difficile situazione in Medio Oriente. A tre giorni dal massacro di bambini drusi a Majdal Shams, nel Golan settentrionale, la rappresaglia israeliana contro Hezbollah è arrivata. Una potente esplosione ha colpito in serata la roccaforte dei miliziani sciiti filoiraniani nel quartiere Da'aheh a Beirut. L'attacco, immediatamente confermato dall'esercito israeliano, ha mirato al Consiglio della Shura di Hezbollah oltre che alla sala operativa del braccio militare del partito di Dio e delle Guardie rivoluzionarie iraniane: il bersaglio dell'Idf era Fuad Shukr, alias Hajj Mohsin, numero due delle milizie di Hassan Nasrallah, suo consigliere militare, considerato da Israele "responsabile dell'omicidio dei bambini di Majdal Shams e di numerosi altri civili israeliani".
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Ospite nel salotto di In onda, il programma di politica e di attualità di La7, la giornalista ha rivelato che "la cosa interessante, che dicono i colleghi americani, è che Hezbollah non voleva colpire il campo con i bambini, ma la loro tecnologia è così bassa che c'è stato un errore, uno sbaglio. Si sa che i missili che vengono lanciati hanno bassa tecnologia e non c'è un controllo. A differenza di quello che avviene dall'altra parte: lì sono azioni mirate. Quando tu punti in quella zona di Beirut, altamente popolata, sai che avrai di sicuro delle vittime civili", ha scandito dal centro dello studio.
A Netanyahu "si chiede un momento di grande responsabilità", ha ricordato Giovanna Botteri. Il premier israeliano, ha aggiunto, "è impegnato su molti fronti: sul fronte Gaza e sul fronte interno. C'è un fronte trasversale che, in questo momento, chiede di abbassare la tensione e di coltivare qualsiasi soluzione diplomatica. È evidente che Netanyahu dovrebbe essere il più interessato e il più capace di gestire una situazione che può esplodere da un momento all'altro", ha concluso.