la decisione

Gianni Vattimo, negata l'eredità a Simone Caminada: "Il loro un amore tossico"

Simone Caminada non riceverà l’eredità di Gianni Vattimo. Lo ha deciso il tribunale di Torino in un’ordinanza datata 25 luglio che ha dichiarato il 40enne "indegno a succedergli". È questa la fine di una vicenda iniziata nel 2018 e che, nel 2023, ha portato a una condanna a due anni di reclusione per circonvenzione d’incapace nei confronti dello stesso Caminada. Vattimo è morto il 19 settembre 2023. Il 40enne si era dichiarato erede universale. Per la giudice Federica Gallone, però, avrebbe approfittato della fragilità psichica del filosofo. Sarebbe stato lui ad allontanarlo dagli amici a causa del loro "amore tossico". 

 

Vattimo "non era in grado di comprendere". Ora Simone Caminada dovrà scontare una pena di 3 anni e 10 giorni di reclusione. Il tribunale, tuttavia, gli ha concesso l’affidamento in prova. Il che vuol dire che dovrà effettuare lavori di pubblica utilità. La condanna per circonvenzione d’incapace ha influenzato il verdetto del tribunale civile. Stando agli atti, l'uomo avrebbe dovuto ereditare 400mila euro, l’appartamento in via Po a Torino e l’archivio delle opere. Il testamento, però, non è mai stato pubblicato. A ereditare i beni e la somma di denaro saranno due cugine del professore, patrocinate dall’avvocato Marco Bertuzzi.