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Olimpiadi e ultima cena woke, affondo di Capezzone: "Cafonata macroniana"

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La cerimonia d'apertura delle Olimpiadi è ancora sulla bocca di tutti. A far indignare l'opinione pubblica soprattutto la "rivisitazione" in salsa woke dell'ultima cena. Nessuna intenzione di mancare di rispetto: così gli organizzatori si sono scusati dopo che perfino i vescovi hanno preso parte al coro dei detrattori. "Non volevamo mancare di rispetto a nessun gruppo religioso. Al contrario, la nostra intenzione era quella di mostrare tolleranza e unione", ha dichiarato Anne Descamps, direttrice della Comunicazione di Parigi 2024. È stato questo uno degli argomenti che Stefania Cavallaro ha lanciato sul tavolo del dibattito nel corso dell'ultima edizione serale del Tg4. 

 

 

"Sono veramente molto infastidito da tutta questa cosa macroniana, della cafonata": così ha esordito Daniele Capezzone. "La laicità è una cosa bella. Siamo tutti a favore. Il rispetto, la tolleranza...", ha continuato il direttore editoriale di Libero, che poi ha assestato un bel colpo. "Perché bisogna offendere il sentimento di un miliardo di cristiani del mondo? Perché bisogna mettere in burla le immagini della cristianità?", ha domandato riferendosi alla rappresentazione che a molti ha rappresentato che a molti ha ricordato il capolavoro di Leonardo da Vinci. 

 

 

A quel punto il giornalista ha allargato il suo ragionamento a un altro tema caldo dell'ultimo anno: "Tutto questo in una città e in una nazione in cui gli ebrei sono sotto attacco. Segnalo che dal 1946, dopo la fine della seconda Guerra Mondiale e dopo l'Olocausto, il 99% degli ebrei uccisi nel mondo sono uccisi per mano di islamici. Per l'Islam non si può fare nulla. Non si fanno ironie Si può giocare solo su ebrei e cristiani. Non funziona così", ha concluso. 

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