In Onda, la "superiorità" dei Giochi queer? Che rissa tra Alemanno e Bottura
Bufera sulla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024. La scena vista in mondovisione della "festa pagana" - di questo ha parlato il suo ideatore Thomas Jolly - che ha fatto pensare tutti a una sorta di parodia "queer" dell'Ultima cena di Leonardo da Vinci ha scatenato feroci polemiche e le proteste del mondo cristiano. Se ne parla nel corso della puntata di domenica 28 luglio di In Onda, il programma condotto su La7 da Marianna Aprile e Luca Telese. Quest'ultimo, dopo un lungo intervento della sociologa Nadia Urbinati che tira in ballo Charlie Hebdo e la libertà di espressione - curioso, pare valere solo se si irride il cristianesimo e non l'islam, ma tant'è - afferma che nel dibattito non si è parlato di un tema fondamentale. Ossia che la messa in scena delle polemiche è stata "una cosa brutta, il tema della bruttezza è un tema e non è solo una cosa soggettiva...", commenta Telese, nulla a che vedere con il "sublime del maestro Renzo Arbore nel Papocchio" per fare un paragone.
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Luca Bottura, giornalista e autore satirico, non ci sta e difende il Cenacolo queer: "Viviamo nella parte più fortunata del mondo in cui puoi persino rileggere l'Ultima cena e non ti sparano...", dice Bottura, "a quelli che dicono 'andate a farlo a Teheran' rispondo che no, non ci andiamo perché sennò ci lapidano". Per l'autore satirico "tutti i giorni rompiamo le scatole al mondo dicendo che siamo superiori e che vogliamo insegnare la nostra civiltà, ebbene la nostra civiltà prevede appunto che uno possa fare una cosa, anche di cattivo gusto".
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Argomentazioni che provocano la dura reazione di Gianni Alemanno, anche lui ospite in studio. "Se noi riteniamo che la nostra superiorità sia quella di sputare addosso a noi stessi, alla nostra storia, alla nostra identità siamo fuori strada completamente", ribatte l'ex sindaco di Roma, oggi nel movimento Indipendenza!. "Io credo che quella immagine non solo è brutta, non solo è volgare ma è una immagine di autolesionismo rispetto alla storia, all'identità e alla nostra cultura", attacca parlando, con voluta esagerazione, di scene "quasi sataniche". A quel punto Aprile ribatte che le Olimpiadi sono l'evento "inclusivo" per eccellenza e questo, evidentemente, si è visto a Parigi. "Inclusivo? È stato esclusivo perché ha offeso i cristiani", ribatte l'ex sindaco di Roma.