Parigi, la cerimonia non convince Mentana: "Gioca brutti scherzi". La staffilata
Dalla fenomenale Lady Gaga all’emozionante performance di Céline Dion. La cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi è stata una celebrazione dei diritti e delle libertà, con un occhio di riguardo alla musica e alla moda, due dei fiori all’occhiello della Francia. Qualche scivolone di stile, però, c’è stato e sulla bilancia hanno pesato parecchio. A far discutere è stata soprattutto l'"Ultima cena" in versione drag queen e la trasformazione della festa dello sport in un'esaltazione del regime woke. Su X gli utenti hanno lanciato commenti sferzanti, non riuscendo ad apprezzare il modo in cui l'evento è stato pensato e organizzato. Enrico Mentana, che fin dall'esibizione di Lady Gaga ha fatto sapere di essere collegato e pronto a seguire la cerimonia, ha poi espresso la sua opinione in maniera rispettosa ma chiara.
"Vergogna woke", bufera su Macron: la cerimonia d'apertura è un caso
Sintetico e tagliente quanto basta, il direttore del Tg di La7 ha affidato ai social network la sua reazione alla cerimonia d'apertura di Parigi 2024. "Talvolta l'eccesso di grandeur gioca brutti scherzi. La cerimonia di Parigi 2024 non regge in nulla il confronto con quella di Londra 2012", ha scritto in maniera secca. Un colpo da ko tecnico che ha presto attirato il sostegno dei suoi follower. "Solo i francesi potevano organizzare una ca**ta del genere (scusate il francesismo...)", "Non regge il confronto con nulla! Terribile, presuntuosa e anche arrogante", si legge in risposta al post del giornalista.
"Mi dispiace da morire...": Tamberi perde la fede e si scusa con la moglie
Mentana, però, ha voluto anche ironizzare. Ripubblicando lo scatto che ritrae il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sotto la pioggia battente di Parigi, ma entusiasta di essere presente, il direttore del Tg di La7 ha digitato: "Il primo tifoso". Poi il messaggio di incoraggiamento a tutti gli sportivi che prenderanno parte alla competizione. "Da qui in poi si tifa per le nostre e i nostri, i quattrocento azzurri che ci rappresentano a Parigi 2024. Pronti a onorare chi è più forte di noi, e a esultare con orgoglio dove i più forti siamo noi", ha scritto.