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Kamala Harris figlia dell'élite, manovre sinistre contro Rampini: "Fatwa in arrivo"

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Altro che paladina delle minoranze, etichetta dovuta più che altro alle sue origini, ossia madre indiana e padre di origine giamaicana. Kamala Harris "è figlia dell'élite". A dirlo non è uno tipo lo "Sciamano" tra i protagonisti dell'assalto a Capitol Hill dopo la sconfitta di Donald Trump alle elezioni contro Joe Biden, ma Federico Rampini, editorialista ed esperto conoscitore degli Stati Uniti. L'articolo sulla "recita" della vicepresidente, probabile candidata alla Casa Bianca dopo il passo indietro di Biden, pubblicato martedì 23 luglio ha scatenato le critiche degli antitrumpisti nostrani. 

 

"Una zavorra appesantisce Kamala negli indici di popolarità. È il peso della politica «identitaria», la decadenza della democrazia americana che soprattutto a sinistra si è trasformata in un mosaico tribale, fatto di gruppi etnici e altre minoranze, tutti gonfi di risentimenti e recriminazioni, in costante richiesta di risarcimenti e corsie preferenziali", scrive Rampini che ricorda come un "equivoco è all’origine della sua cooptazione come vice nel 2020. Fu innalzata al secondo posto dell’esecutivo in quanto donna di colore, in omaggio alla politica «identitaria», per consacrare il fatto che il partito democratico si considera il difensore di tutte le minoranze oppresse". Insomma, Kamala è un nome delle "lobby identitarie" che dominano tra i dem. "Una delle accuse che le rivolgono spesso i repubblicani è questa: la Harris non parla in modo positivo dell’America, è più attenta a criticare il proprio Paese che non a esaltarlo come una terra di opportunità. Ma la storia dei suoi genitori, quindi la sua, è segnata dai benefici della meritocrazia, non dai danni del razzismo - rileva Rampini - Diventando lei stessa un’icona della politica tribale e identitaria, ha falsificato quella storia familiare che condensa il lato positivo dell’America".

 

Parole che fanno sbottare molti antitrumpiani di casa nostra che hanno già mollato Biden per tifare Harris. C'è chi arriva a chiedere al Corriere di fare  un endorsement alla luce del sole per Trump...  L'economista Riccardo Puglisi lancia nello stagno di X che ha visto l'hastag #Rampini salire nel corso della giornata un'indiscrrezione: "Pare che i comunistelli vogliano far partire una bella fata", spiega il docente che cita una vecchia polemica tra lui e Peppe Provenzano del Pd, "questa volta contro Federico Rampini, reo di scrivere la verità su Biden e Harris". Insomma, 

 

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