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Ilaria Salis e Carola Rackete, è colpo di fulmine: "Siamo le due antifasciste"

Dario Martini

Un colpo di fulmine. Non può essere definita in altro modo la scintilla scoccata tra Carola Rackete e Ilaria Salis. L’ex capitana di Ong diventata famosa per lo speronamento di una motovedetta della Finanza nel porto di Lampedusa e la maestra anarchica uscita dalle carceri bulgare si sono guardate negli occhi e hanno capito subito che non potevano ignorare le loro affinità elettive. Entrambe di sinistra, «compagne» fino al midollo. Nell’europarlamento di Strasburgo siedono nello stesso gruppo: «The Left». Si muovono in simbiosi. Dove va una va l’altra. Spesso in mezzo a loro appare un altro neo eletto: Mimmo Lucano, l’ex paladino dei migranti di Riace.

 

Una simbiosi che appare anche dai selfie e dagli scatti che le due onorevoli-attiviste postano sui loro profili social. Carola spiega molto bene come sia nato questo rapporto. Lo fa con un tweet dove unisce l’utile al dilettevole: «Ho reclutato la mia squadra e adottato alcuni conigli, ho partecipato alla protesta Widersetzen contro l’AfD a Essen e ho incontrato altri antifascisti come Ilaria Salis». L’antifascismo. È questo il legame che unisce Rackete e Salis. Anche Ilaria sottolinea che sarà proprio questo aspetto a caratterizzare la sua permanenza all’europarlamento nei prossimi anni. «Se sono qui adesso - dice - è grazie a tutte le persone che mi hanno sostenuto votando e impegnandosi nella campagna per la mia liberazione e per la libertà di tutti gli antifas».

Come Salis e Rackete, anche per molti altri è il primo giorno di scuola. Lo è sicuramente per il generale leghista Roberto Vannacci, apparso già molto a suo agio. Si muove con dimestichezza e diplomazia (non è passato inosservato il suo fitto dialogo con un big del Pd come Stefano Bonaccini). Tra i dem appaiono un po’ spaesati Marco Tarquinio e Cecilia Strada. Non tanto nell’europarlamento, ma rispetto al proprio partito. La loro "distanza" dai colleghi si è vista chiaramente ieri, quando si sono astenuti sulla mozione in favore dell’Ucraina in aperto contrasto con il resto del Pd.

 

Fanno quadrato invece i grillini, entrati nel gruppo The Left, come Salis e Rackete. Ma con una differenza rispetto alla sinistra di Fratoianni. Gli eurodeputati contiani (Tridico, Pedullà e Morace) sono in prova: dovranno superare una sorta di test semestrale per poter essere accettati ufficialmente senza tema di essere cacciati. Particolarmente emozionata, invece, è Antonella Sberna di FdI, eletta vicepresidente dell’assemblea così come Pina Picierno del Pd, anche se per quest’ultima si tratta di una riconferma. Sberna, ex forzista, eletta in consiglio comunale nella Tuscia, è stata anche assessore ai servizi sociali. Alle Europee a sorpresa ha preso un boom di voti. È la prima esponente del partito di Giorgia Meloni a ricoprire questa carica.