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Alec Baldwin, colpo di scena al processo per omicidio colposo: come va a finire

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Come nel finale di un film di Hollywood, un vizio procedurale ha salvato in extremis Alec Baldwin da una possibile condanna a 18 mesi per omicidio colposo. Una giudice del New Mexico ha infatti archiviato il processo nei suoi confronti sostenendo che erano state nascoste alla difesa prove cruciali consegnate alle autorità per l’indagine sulla morte direttrice della fotografia del film ’Rust’, Halyna Hutchins, uccisa sul set da uno sparo partito dall’arma di scena del 66enne attore americano. L’archiviazione, arrivata nel pieno del processo nel tribunale di Santa Fe, prevede che le accuse non possano più essere ripresentate. In aula Baldwin ha pianto alla lettura della sentenza: prima ha abbracciato i suoi due avvocati che hanno trovato un appiglio decisivo per evitargli il carcere, poi si è voltato e ha abbracciato per 12 secondi la moglie in lacrime, Hilaria, madre di sette dei suoi otto figli.

 

 

Il magistrato, Mary Marlowe Sommer, ha accolto la tesi esposta giovedì dall’avvocato Alex Spiro secondo cui proiettili potenzialmente collegati all’episodio incriminato erano stati consegnati da un uomo a marzo all’ufficio dello sceriffo senza che ne venisse informata la difesa. Di qui l’archiviazione per negligenze della Polizia e della pubblica accusa che secondo la giudice rasentano «la malafede» e hanno «impattato sulla correttezza del procedimento». A nulla è valsa la replica dell’accusa che ha sostenuto che quei proiettili erano del tutto irrilevanti e senza collegamenti a quelli che hanno ucciso Hutchins. La procuratrice distrettuale Mary Carmack-Altwies si è detta delusa che il caso non sia arrivato davanti a una giuria: «Il nostro obiettivo fin dall’inizio è stato quello di rendere giustizia a Halyna Hutchins», ha assicurato.

 

 

L’incidente risale all’ottobre 2021: Baldwin, produttore e protagonista del film, era intento a provare una scena per cui stava puntando la pistola dritta alla macchina da presa, quando dall’arma è partito un colpo che ha centrato la 42enne Halyna Hutchins che reggeva la telecamera, uccidendola. Fu ferito anche il regista Joel Souza. La difesa di Baldwin ha sempre sostenuto che non fosse sua responsabilità sincerarsi che la pistola non fosse stata caricata con vere munizioni. Hannah Gutierrez, responsabile delle armi sul set che aveva caricato la pistola in questione, sta già scontando 18 mesi di carcere per omicidio colposo. Per l’attore di ’Caccia a ottobre rosso’ finisce così un’odissea giudiziaria protrattasi per quasi tre anni. Ora dovrà rispondere alle cause civili intentate nei suoi confronti dai genitori e dalla sorella della Hutchins mentre il vedovo e il figlio della direttrice della fotografia avevano raggiunto un accordo con Baldwin ma i loro avvocati hanno anticipato che ora sarà rimesso in discussione. Nel frattempo sono state completate in Montana le riprese del film ’Rust’ che però non ha ancora trovato un distributore.

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