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In Onda, Botteri: "Con gli F-16 entriamo in guerra". La Nato rinnega se stessa

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Stiamo inevitabilmente entrando in guerra contro la Russia di Vladimir Putin? Ci sono vari modi di leggere la mossa maturata nel vertice Nato di Washington di inviare i caccia F-16 all'Ucraina. Da una parte si guarda alle presidenziali Usa di novembre: accelerare sugli armamenti per Zelensky metterebbe Donald Trump, se battesse Joe Biden o chi per lui, davanti al fatto compiuto. Se ne parla nel corso della puntata di giovedì 11 luglio di In Onda, il programma condotto da Marianna Aprile e Luca Telese su La7. Tra gli ospiti c'è Giovanna Botteri, già corrispondente Rai dagli Stati Uniti. 

 

Cosa vuol dire spedire i caccia a Kiev? "Quando Zelensky chiedeva gli F-16, già all'inizio della guerra, la Nato diceva che ci sono dei limiti, c'è una linea rossa" che non si può superare, oltrepassare la quale "significa entrare in guerra con la Russia. Lo dicevano loro, non è che lo dicessimo noi", sottolinea la giornalista. 

 

Ma allora cosa è cambiato? "Bisognerebbe chiederlo a loro", commenta Botteri, che poi lancia un interrogativo inquietante: "Come dice Macron siamo a un passo dai boots on the ground?", ossia dagli stivali sul terreno, espressione che equivale all'invio di truppe occidentali per combattere in Russia. È questo che ci aspetta? 

Giovanna Botteri a In Onda, il video di La7

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