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Feltri mette nel mirino Conte: "Tutte balle, sa mettere la pochette nel taschino"

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Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 stelle ed ex premier, è finito nel mirino di Vittorio Feltri soprattutto per la gestione dell'Italia ai tempi della pandemia. Il pretesto, per provare ad analizzare cosa è andato storto e dove il capo dei grillini ha sbagliato, è stata la quotidiana rubrica del direttore editoriale de Il Giornale e la proposta di spiegazione avanzata da un lettore proprio su un'infelice uscita di Giuseppi. Partendo da Joe Biden e dalle continue cadute (fisiche e non solo), l'88enne Luciano ha fatto notare che gli errori non sono solamente riconducibili all'età. "In occasione di una festa dell’Anpi a Bologna, un ex presidente del Consiglio (e non dico poco) come Conte ha affermato testualmente: «Nel 2026, a Bologna, c’è stato il delitto Matteotti». Uno dei pochi Suoi colleghi che ha rivelato il fatto ha scritto che l’unica parola giusta di tutta la frase era «Matteotti». Conte, sfidando ancora di più il ridicolo, ha risposto che era stato un suo lapsus", ha ricordato. 

 

 

Vittorio Feltri, in primis, ha sottolineato come la stampa abbia, in era Covid, "coccolato ed esaltato l’allora premier Giuseppe Conte, in particolare nel periodo della epidemia, quando egli assunse le vesti di tiranno assoluto partorendo decreti su decreti in cui un giorno rinchiudeva e l’altro giorno consentiva l’ora d’aria a milioni di italiani". Poi, spostando il focus sul leader del M5S, ha continuato: "Ricordo i sondaggi che volevano Conte il premier più gradito della storia, il più amato, il più apprezzato dagli italiani. Erano tutte balle, come hanno poi dimostrato i fatti. Dunque non mi stupisco che le stron*ate uscite dalla bocca dell’«avvocato del popolo» non siano state enfatizzate, bensì che siano passate sotto traccia al fine di tutelare l’immagine che i giornali medesimi tratteggiavano e ci fornivano di Conte, del quale l’unica cosa che ammiro è l’abilità disinvolta nel mettere la pochette nel taschino della giacca", ha affermato con nettezza di parole. 
 

 

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