niente revisione

Strage di Erba, Nuzzi tuona: "Presi in giro per anni". Lo scontro con Abbate

Dietro alla mancata revisione del processo per la strage di Erba secondo Gianluigi Nuzzi c'è un elemento chiave: "Non è stata presentata nessuna nuova prova, solo pastiglie effervescenti che possono fare 'bolle', possono dare delle suggestioni ma la verità è un'altra", attacca il giornalista che non ha mai creduto alla solidità delle tesi innocentiste su Olindo Romano e Rosa Bazzi, come ribadito a più riprese nella sua trasmissione Quarto Grado

Nel giorno in cui la seconda sezione penale della corte d’Appello di Brescia ha ritenuto "inammissibili" le istanze della difesa che chiedeva la revisione della sentenza di ergastolo ai due coniugi per gli omicidi del 2006, Nuzzi torna a commentare il caso nella puntata di mercoledì 10 luglio di Zona Bianca, su Rete4.  "La verità è che siamo stati presi in giro per anni da parte di un gruppo di persone che hanno propagandato in ogni modo" delle presunte verità, attacca Nuzzi. Un manipolo di "trombettieri innocentisti" che "hanno vivisezionato le prove in modo tale che queste fossero conformi e adeguate per un dubbio che poi si è instillato nell'opinione pubblica". Il giornalista rivendica che "che Quarto Grado, il programma che io conduco da 11 anni, si è rifiutato di aderire a questo pensiero comune. Cos'è accaduto? Che hanno attaccato il nostro Massimo Picozzi, il nostro generale Garofano e chi ti sta parlando". Insomma, per Nuzzi la verità su Erba è scritta nelle sentenze e i colpevoli sono Rosa Bazzi e Olindo Romano. 

 

In studio c'è anche Carmelo Abbate, giornalista che a Quarto Grado ha invece speso parole e argomentazioni in favore della tesi innocentista. "Oggi è la conferma di come funziona la giustizia in Italia, la brutta giustizia. Quando finisci nel processo mediatico in Italia non c'è nessuna chance di sopravvivere", replica Abbate secondo cui "Rosa e Olindo sono vittime di processo mediatico come vittima è Salvatore Parolisi, in carcere per l'omicidio della moglie con delle prove inventate, e come Alberto Stasi per l'omicidio di Chiara Poggi". 

 

Il giornalista sovrappone il caso di Erba con altri gialli che hanno diviso l'opinione pubblica, operazione tutt'altro che gradita a Nuzzi. "Spero che non succeda mai nulla a qualcuno che sta nel perimetro dei tuoi sentimenti", ribatte il conduttore di Quarto Grado, perché "se dovessero fare le indagini come le hanno fatte per le persone che tu hai indicato, dove ci sono prove scientifiche e testimoniali oggettive...". Lo scontro tra i due continua nel corso del programma, con Abbate che ricorda le tesi della difesa di Romano e Bazzi, che evidentemente non hanno convinto i giudici, e Nuzzi che lo invita energicamente a evitare le "suggestioni".